Codici
Tipo scheda
OACo
Oggetto e soggetto
Definizione
Codice corale
Identificazione
Ciclo
Denominazione/dedicazione
Antifonario F, n. 30
Soggetti
- Iniziale figurata N a c. 1r
- Cristo e l'adultera
- Iniziale istoriata L a c. 3r
- Mosè e il roveto ardente
- Iniziale istoriata I a c. 54r
- Mosè mostra le tavole della legge
- Iniziale figurata I a c. 108v
- Lamentazione di Geremia sulla distruzione di Gerusalemme
Cronologia
Secolo
XVI
Anno
1523
Da
1523
A
1523
Specifiche
Datato 1523 entro il clipeo a c. 3r. Al sec. XX risalgono i fascicoli 22-24.
Motivazione cronolgica
Iscrizione/ Documentazione/ Bibliografia/ Analisi stilistica
Altra datazione
- sec. XX
Autore
Frate Eustachio
Localizzazione geografica amministrativa
Provincia
Firenze
Comune
Firenze
Località
Firenze
Denominazione
Archivio dell'Opera di Santa Maria del Fiore
Complesso monumentale di appartenenza
Complesso monumentale di Santa Maria del Fiore
Denominazione raccolta
Archivio musicale, serie I: codici corali
Luogo
Stanza dei corali
Posizione
30
Altre localizzazioni geografico-amministrative
Collocazione originaria
- Cattedrale di Santa Maria del Fiore
- sec. XVI/ primo quarto
- 1934
- Coro bandinelliano (post 1547-1572)/ Coro ristrutturato dal Baccani (post 1846)
- Sopra il badalone
Collocazione successiva
- Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore
- 1934
- 1966
- Cattedrale di Santa Maria del Fiore
- Sala dei corali
- Armadi/ Sopra il badalone
Rapporto
Stadio opera
Finale
Dati analitici
Iscrizioni
- Latino
- A penna
- Lettere capitali/ numeri romani
- c. 3r, margine superiore, clipeo
- [A.D. 1523] evanita
- Latino
- A penna
- Lettere capitali
- c. 54r, fondo iniziale, libro
- audi Israel precepta domini
- Latino
- A penna
- Lettere capitali
- c. 108v, fondo iniziale, libro
- Geremia
- quomodo sedet sola civitas plena populo facta est
- Latino
- A penna
- Lettere capitali
- c. 108v, fondo iniziale, mura della città
- Hierusalem combusta
- Latino
- A penna
- Lettere capitali
- c. 108v, fondo iniziale, cartiglio
- Hieremias f[...]lens
Emblemi e marchi
- Simbolo
- Corporativo/ Religioso
- Arte della Lana/ Opera di Santa Maria del Fiore
- 1
- c. 3r, margine inferiore, clipeo centrale
- Agnus Dei
Identificativi
Tipo di identificativo
Catalogo generale
Fonti e documenti di riferimento
Bibliografia
- Milanesi G.
- Nuove indagini con documenti inediti per servire alla storia della miniatura italiana
- 1850
- p. 197
- D'Ancona P.
- La miniatura fiorentina: secoli XI-XVI
- 1914
- V. II pp. 814-815 n. 1606
- Tacconi M. S.
- Liturgy and Chant at the Cathedral of Florence: A Survey of the Pre-Tridentine Sources (Tenth-Sixteenth Centuries)
- 1999
- p. 231
- Tacconi M. S.
- Cathedral and civic ritual in Late Medieval and Renaissance Florence: the service books of Santa Maria del Fiore
- 2005
- p. 10
Relazioni
Descrizione
Antifonario per il Proprio del tempo dalla quarta domenica di Quaresima al Lunedì santo Caratteristiche codicologiche manoscritto composito Unità codicologica 1: data: 1523 (c. 3r)provenienza: Santa Maria del Fioremembr.mm 713 x 526 (c. 35r)fascicoli legatiguardie: cc. I-III, I'-III' cartacee moderne, c. IV membranacea anticacc. IV + 162 + III' (c. 19 bis)numerazione moderna in cifre romane a penna e inchiostro nero al centro del margine esterno (cc. 1r-161r: numerazione di riferimento) che salta la carta tra la 19 e la 20 numerata successivamente a matita c. "XIX A"; la numerazione è posteriore al 1663 poiché nell'Inventario di quell'anno è scritto che "non è carteggiato" e che le carte erano "cento sessantatre", includendo nella numerazione anche la prima carta di guardia. Nell'angolo inferiore esterno è presente una seconda numerazione a matita (sec. XX) avanti di un numero perché include anche la carta di guardia membr. e, da c. 19 bis, avanti di due numeri poiché numera 21 la carta tralasciata. Tra le cc. 85 e 86 rimane una fettuccia di pergamena, forse residuo di una carta mancante antecedente la numerazione poiché questa prosegue senza interruzione.fascicoli: 1 (8), 2-10 (8), 11 (7), 12-20 (8), 21 (3); la carta di guardia anteriore membr. è solidale al primo quaderno, nel fascicolo 11 manca la settima carta (tra le cc. 85 e 86), il bifolio centrale del fascicolo 12 (cc. 90-91) non è stato ricucito insieme agli atri fogli, il fascicolo 21 è successivo; richiami assenti specchio di scrittura: mm 80 [490] 143 x 93/10 [291] 9/123 (c. 35r); rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 35r) Unità codicologica 2: data: sec. XXprovenienza: Santa Maria del Fiorecart.filigrana: "FABRIANO"mm 658 x 465 (c. 3r)fascicoli legatiguardie: cartacee modernecc. I + 21 + I'numerazione in cifre romane a penna e inchiostro rosso al centro del margine esterno (cc. 2r-22r) che non è scritta sulle guardie ma le include, infatti parte da 2 nel secondo foglio; presente anche un'altra numerazione (sec. XX) in cifre romane a matita nell'angolo inferiore esterno (cc. 1r-23r) che include anche le carte di guardia. fascicoli: 22 (8), 23 (7), 24 (8); le carte di guardia anteriore e posteriore sono solidali ai fascicoli 22 e 24,; richiami assenti specchio di scrittura: mm 70 [470] 118 x 80 [283] 103 (c. 3r); rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 3r) Scrittura Littera textualis di una sola mano nel corpo di testo originale (cc. 1r-158v), aggiunta testuale di una seconda mano (cc. 159r-161r) anteriore al 1663.Aggiunte ai testi e alle rubriche alle cc. 38r, 99r.Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso. Legatura mm 763 x 555 x 100; di restauro; assi rivestite di cuoio marrone, 6 nervi sul dorso; la legatura è priva di fornimenti metallici. Decorazione Miniatura di pennello: 2 iniziali istoriate2 iniziali figurate2 iniziali decorate Miniatura di penna:193 iniziali filigranate 20 iniziali rubricate Le iniziali istoriate o figurate sono caratterizzate dal campo in foglia d’oro, il corpo è decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un fregio marginale decorato con bottoncini dorati e, in alcuni casi, delimitato entro cornici in foglia d'oro. c. 1r, N(emo te) iniziale figurata (mm 126 x 130; mm 350 x 220 con i fregi) con Cristo e l'adultera. Corpo della lettera verde decorato con foglie lanceolate azzurre e rosa che vanno a formare la coda fiorita. Sul fondo della lettera sono le figure di Cristo e l'adultera che, con il capo inclinato e coperto dal mantello, ascolta le parole del Maestro. c. 3r, L(ocutus est) iniziale istoriata (mm 250 x 230; mm 616 x 445 con i fregi; mm 28 e 75 i clipei; mm 30 x 47 e mm 77 x 47 i riquadri) con Mosè e il roveto ardente. Corpo della lettera color porpora decorato con fregi bianchi e foglie lanceolate azzurre; entro il campo in foglia d'oro corrono sottili recemi fioriti. Il fregio si estende, separatamente dal campo della lettera, sui margini interno, superiore e inferiore, delimitato da una cornice in foglia d'oro: nel margine superiore contiene fiori rosa e azzurri e, al centro, un clipeo entro il quale doveva essere la data "A.D. 1523" (Inv. 1958, p. 11); nel margine interno si estende un fregio fiorito con un vaso sormontato da un putto e un piccolo cammeo a monocromo bianco con volto femminile; nel margine inferiore il fregio fiorito racchiude un clipeo centrale con lo Stemma dell'Opera sorretto da due putti alati; negli angoli superiore e inferiore sono due riquadri con le figure di un Profeta a mezzobusto (descritto come "Faraone" nell'Inventario del 1663) e di un altro Profeta a figura intera (indicato "Aron" nell'Inventario del 1663) vestito con una corazza dorata. Sul fondo della lettera è Mosè scalzo, con i sandali appena tolti e genuflesso dinanzi al roveto ardente ormai quasi del tutto evanito; egli è appoggiato al bastone, ha le mani in preghiera ed è rivolto verso Dio Padre; sullo sfondo si apre un paesaggio di campagna con numerose pecore. c. 54r, I(sti sunt) iniziale istoriata (mm 250 x 180; mm 440 x 280 con i fregi) con Mosè mostra le tavole della legge. L'asta del corpo della lettera è sostituita da una colonna classica di marmo bianco con capitello corinzio e base dorati; il campo è diviso in quattro parti con colori alterni rosso e verde ed è decorato con racemi dorati; nei margini interno e superiore si estende una coda fiorita con un mascherone sormontato da un vaso ricolmo di frutta. Entro un grande clipeo sovrapposto alla colonna è rappresentato Mosè che mostra le tavole della legge ai suoi compagni che ascoltano attentamente; la scena si svolge davanti a numerose tende, il profeta, con lunghi capelli e barba bianchi, tiene aperto un libro sulle cui pagine è scritto "audi Israel precepta domini". c. 108v, I(n die) iniziale figurata (mm 246 x 225; mm 490 x 345 con i fregi; mm 44 il clipeo) con la Lamentazione di Geremia sulla distruzione di Gerusalemme. L'asta del corpo della lettera rosa divide il campo in foglia d'oro che è interamente decorato da sottili racemi fioriti; nei margini esterno e superiore si sviluppa una ricca coda con fiori azzurri e rosa e, al centro del margine superiore, è un clipeo con una cartella che doveva contenere un'iscrizione ormai perduta (della quale non rimane traccia in alcun Inventario). Sovrapposto alla lettera è un grande riquadro incorniciato in oro entro il quale è rappresentato Geremia seduto in una verde campagna e circondato da gazzelle; il capo del profeta è coperto da un cappello conico giallo ed è tristemente appoggiato al braccio. Geremia piange la distruzione di Gerusalemme che, indicata dalla sua mano, è in fiamme sullo sfondo; appoggiato al tronco di un albero è un libro con le pagine aperte sul testo "quomodo sedet sola civitas plena populo facta est" mentre, sulle mura della città, sono incise le parole "Hierusalem combusta"; dalla mano del profeta si srotola un cartiglio con la scritta "Hieremias f[...]lens". Le iniziali decorate sono realizzate a tempera con il campo quadrangolare in foglia d’oro, il corpo è decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda ornata con fregetti a penna e bottoncini dorati, il fondo presenta anch’esso foglie e fiori. c. 32r, T(unc) iniziale decorata (mm 140 x 140; mm 450 x 183 con i fregi) con Racemi. Corpo della lettera interamente formato da foglie rosa, azzurre e verdi che divide il fondo quadrettato in oro in due parti decorate con racemi fioriti realizzati a monocromo bianco; dalle foglie del corpo parte una coda fiorita. c. 130r, D(ominus) iniziale decorata (mm 124 x 124; mm 345 x 180 con i fregi) con Racemi. Corpo della lettera rosa decorato con gruppi di foglie lanceolate azzurre e verdi dalle quali spunta un pomo giallo e da esse esce un sottile fregio fiorito che forma la coda. Nel fondo azzurro è un vaso dorato con fiori rosa e gialli. Le iniziali filigranate (es. M(ulta) di mm 110 x 107 a c. 44r) hanno il corpo azzurro o rosso e decorazioni a risparmio con racemi, fiori e nastri talvolta decorati a inchiostro; il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo e presentano decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate; alcune hanno clipei e brevi code fiorite realizzate anch'esse a penna; 4 sono state aggiunte in epoca successiva (cc. 159r-161r) e 2 hanno decorazioni figurate sul fondo: c. 160v, E con Testa maschile a inchiostro azzurroc. 161r, G con Paesaggio campestre a inchiostro rosso Tra le iniziali filigranate, 6 sono di misura piccola (cc. 157r-158r) con il corpo azzurro o rosso e il campo e il fondo di colore opposto con decorazioni fitomorfe stilizzate (mm 50 x 50 ca.); il codice contiene anche 3 iniziali rubricate rosse e azzurre di epoca successiva (cc. 159r-161r).Lettere grosse in inchiostro nero con racemi e testine caricaturali.Nella parte cartacea aggiunta in epoca moderna (cc. 2r-22r, sec. XX) sono state realizzate 20 grandi lettere rubricate rosse e azzurre. Descrizione interna Il codice contiene le antifone per il Proprio del tempo dalla quarta domenica di Quaresima al Lunedì santo (cc. 1r-158v) e un'aggiunta cartacea (sec. XX) con le antifone per la festa dell'Apparizione della Vergine (cc. 2r-22r). Testo 1: Incipit Antiphonarium feria[ticum] sabbato Dominice IIII in Quadragesime. Ad Magnificat. Antiphona (cc. IIIv-1r): Nemo te condemnavit mulier (Antifonario feriale dalla quarta domenica di Quaresima alla settimana successiva alla domenica delle Palme)Dominica IIII. Invitatorium (c. 1v): Populus domini et oves (quarta domenica di Quaresima)Responsorium (cc. 2v-3r): Locutus est dominus (responsorio)Ad laudes. Antiphona (c. 32r): Tunc acceptabis sacrificium (lodi)Ad primam. Antiphona (cc. 36v-37r): Accepit ergo Iesus (Prima)Ad tertiam. Antiphona (c. 37v): De quinque panibus (Ora Media - Terza)Ad sestam. Antiphona (c. 38r): Satiavit dominus (Ora Media - Sesta)Ad nonam. Antiphona (c. 39r): Illi ergo homines (Ora Media - Nona)Ad Magnificat. Antiphona (c. 40r): Subut ergo (Magnificat)Feria II. Ad Benedictum. Antiphona (c. 40v): Auferte ista (lunedì; Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad Magnificat. Antiphona (c. 41v): Solvite templum (Magnificat)Feria III. Ad nocturnum. Responsorium (c. 42v): Quid me queritis (martedì)Ad Benedictum. Antiphona (c. 45r): Quid me queritis (Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad Magnificat (c. 45v): Nemo in eum (Magnificat)Feria IIII. Ad Benedictum. Antiphona (c. 46r): Rabi quid (mercoledì)Ad Magnificat. Antiphona (c. 47v): Ille homo qui dicitur Iesus (Magnificat)Feria V. Ad Benedictum. Antiphona (c. 48r): Ibat Iesus in civitate (giovedì)Ad Magnificat. Antiphona (c. 49r): Propheta magnus (Magnificat)Feria VI. Ad Benedictum. Antiphona (c. 49v): Laçarus amicus (venerdì)Ad Magnificat. Antiphona (c. 50r): Domine si hic (Magnificat)Sabbato. Ad Benedictum. Antiphona (c. 51r): Qui sequitur me (sabato)Ad Magnificat. Antiphona (c. 52r): Ego sum (Magnificat)[Dominica V] (quinta domenica di Quaresima)In primo nocturno. Antiphona. Servite. [...] Responsorium (cc. 53v-54r): Isti sunt dies quos observare (notturno; responsorio)In secundo nocturno. Antiphona (c. 60r): Deus meus (notturno)Ad Benedictum. Antiphona (c. 88r): Dicebat Iesus (Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad primam. Antiphona (c. 89v): Ego demonium (Prima)Ad tertiam. Antiphona (c. 90r): Ego gloriam (Ora Media - Terza)Ad sestam. Antiphona (c. 91r-v): Amen amen dico vobis (Ora Media - Sesta)Ad nonam. Antiphona (cc. 92v-93r): Tulerunt lapides (Ora Media - Nona)Ad Magnificat. Antiphona (c. 94v): Habraam pater vester (Magnificat)Feria II. Ad Benedictum. Antiphona (c. 95r): In die magno festivitatis (lunedì)Ad primam. Antiphona (c. 96r): Libera me domine (Prima)Ad tertiam. Antiphona (c. 96v): Iudicasti domine (Ora Media - Terza)Ad sestam. Antiphona (c. 97v): Popule meus (Ora Media - Sesta)Ad nonam. Antiphona (c. 98r): Nunquid redditur (Ora Media - Nona)Ad Magnificat. Antiphona (c. 98v): Si quis sitit (Magnificat)Feria III. Ad Benedictum. Antiphona (c. 99v): Tempus meum (martedì; Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad Magnificat. Antiphona (c. 100r): Vos ascendite (Magnificat)Feria IIII. Ad Benedictum. Antiphona (c. 101r): Oves mee vocem meam (mercoledì; Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad Magnificat. Antiphona (c. 101v): Multa bona opera (Magnificat)Feria V. Ad Benedictum. Antiphona (c. 102r): Magister dicit (giovedì; Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad Magnificat. Antiphona (c. 103r): Desiderio desideravi (Magnificat)Feria VI. Ad Benedictum. Antiphona (c. 103v): Apropinquabat autem (venerdì; Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad Magnificat. Antiphona (c. 104v): Principes sacerdotum (Magnificat)Sabbato. Ad Benedictum. Antiphona (c. 105v): Clarifica me pater (sabato; Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad Magnificat. Antiphona (c. 106v): Pater iuste mundus (Magnificat)Dominica in Palmis. Invitatorium (c. 107r): Ipsi non cognoverunt (domenica delle Palme)Responsorium (c. 108r-v): In die qua invocavi te domine (responsorio)Ad laudes. Antiphona (c. 130r): Dominus deus auxiliator meus (lodi)Ad Benedictum. Antiphona (c. 133r): Turba multa (Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad primam. Antiphona (c. 134r): Pueri hebreorum (Prima)Ad tertiam. Antiphona (c. 135r): Pueri hebreorum (Ora Media - Terza)Ad sestam. Antiphona (c. 136r): Tibi revelavi causam meam (Ora Media - Sesta)Ad nonam. Antiphona (c. 136v): Invocabo nomen tuum (Ora Media - Nona)Feria II. Ad vesperas (c. 140v): Inclinavit dominus (lunedì)Feria tertia. Ad vesperas. Antiphona (c. 142r-v): In domum domini (martedì)[Feria IIII (c. 144r?)]: Non confundentur (spazio riservato alla rubrica) (mercoledì)Feria V. Ad vesperas. Antiphona (c. 146r): Et omnis mansuetudinis (giovedì)Feria VI. Antiphona (cc. 147v-148r): In conspectu angelorum (venerdì)Sabbato. Ad vesperas. Antiphona (cc. 149v-150r): Dominus deus meus (sabato)explicit a c. 158v: Amen incipit a c. 159r: Audi benigne conditor nostrasexplicit a c. 161r: et spiritui sancto Testo 2: In festo apparitionis beatae Mariae Virginis immaculatae (c. 1v) (apparizione della Beata Maria Vergine Immacolata; Immacolata Concezione; apparizioni di Lourdes)In primis vesperis (c. 2r): Candor est lucis eternae (vespri)Ad tertiam. Ad sextam et nonam (c. 10r): Quae est ista quae ascendit (Ora Media - Terza - Sesta - Nona)In secundis vesperis. Ad Magnificat (c. 13r): Hodie gloriosa coeli (vespri; Magnificat)Ad Missam. Introitus (c. 16r): Vidi civitatem sanctam Ierusalem (introito)explicit a cc. 21v-22r: Vox turturis audita est
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, pp. 10-11) è datato al XVI secolo ed è attribuito a Frate Eustachio dal Milanesi (1850, p. 197 e dal D’Ancona 1914, pp. 814-815, n. 1606); è inoltre specificato che la legatura originale era uguale a quella del Codice A n. 31 con gli stessi fornimenti metallici presenti negli altri manoscritti che compongono il ciclo: in seguito al restauro, invece, la legatura è stata privata dei fornimenti originali. Negli Inventari del 1663 e del 1958 non sono citati i 23 fogli cartacei aggiunti la cui filigrana presenta una scritta "FABRIANO" di tipologia piuttosto moderna.Tra le carte di guardia anteriori è presente un cartellino con le informazioni sul restauro, sulla datazione e sul miniatore che risale, probabilmente, ad una mostra in occasione della quale venne esposta la c. 3r con il Roveto ardente.Il codice fa parte del nuovo ed ultimo ciclo di quattordici Graduali e diciotto Antifonari commissionati dall’Opera del Duomo tra il 1508 e il 1526, tutti eseguiti dai più importanti artisti fiorentini e caratterizzati dalle grandi dimensioni e dalle pagine di ampio respiro; dal momento che sono presenti soltanto quattro tetragrammi e quattro righe di testo in ciascuna carta, ogni volume include solo una breve parte dell’anno liturgico ma insieme ne costituiscono l’intero ciclo (Tacconi 2005, p. 175). In questo codice compare lo stemma dell'Opera del Duomo con l'Agnus Dei, simbolo dell'Arte della Lana che, in seguito a una Bolla papale del 1413 che garantì all'Arte della Lana la gestione dei beni della sagrestia della Cattedrale, fu adottato come proprio simbolo anche dall'Opera; lo stemma diventa, così, un'inequivocabile testimonianza della provenienza del codice da Santa Maria del Fiore. Tutto il ciclo corale è abbondantemente citato negli Inventari, in particolare nell'Inventario dei libri di coro del 1663 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 341-369), dove è data una breve descrizione dei contenuti e di tutte le iniziali contenute in ciascuno, l'Inventario del 1822 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 373-376), dove ne vengono dati i contenuti e la segnatura in lettere che segue la successione all'interno dell'anno liturgico, e l'Inventario dei libri di coro del 1862 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 377-378) dove vengono proposte le attribuzioni ai vari miniatori. Per quanto riguarda l'Antifonario F n. 30, possiamo costatare che è ancora completo di tutte le iniziali miniate ma che la numerazione delle carte è posteriore al 1663, era inventariato come F e l'attribuzione delle miniature, che già nell'Inventario del 1862 faceva riferimento al Milanesi, era ricondotta a Frate Eustachio; quest'ultimo Inventario riporta anche la data 1523, ora del tutto evanita, che doveva essere iscritta entro la tabella a c. 3r.
Relazione iconografico religiosa
c. 1r, la donna adultera sola con Cristo, che la ammonisce (Gv 8, 2-11) c. 3r, Mosè, in ginocchio davanti al roveto, ascolta Dio; Agnus Dei; profeta (Esodo 03-04) c. 32r, fiori c. 54r, Mosè riceve le tavole della legge da Dio; Dio rinnova l'alleanza con Mosè e scrive la legge sulle tavole (Esodo 24, 31) c. 108v, lamentazione di Geremia sulla distruzione di Gerusalemme; Geremia assiste alla distruzione di Gerusalemme; la caduta di Gerusalemme (Geremia, Prima Lamentazione, 1) c. 130r, fiori