Descrizione
Antifonario e Graduale con le Antifone, i Responsi e le Messe per alcuni santi e per la Vergine
Caratteristiche codicologiche
segnature: moderna a matita a c. 4v "T N° 49"data: secc. XVIII-XIXProvenienza: Santa Maria del Fiorecart. (1-10, 45A-45D) e membr. (4-180)filigrana: G. C. Cinicart: mm 661 x 474 (c. 5r); membr: mm 635 x 479 (c. 15r); mm 658 x 493 (c. 47r)fascicoli legatiguardie: cc. I e I' cartacee moderne di restauro (sec. XX), c. II membranacea sulla quale è scritta la rubrica iniziale (sec. XIX) ed è numerata IV a penna e I da mano moderna a matita (sec. XX)cc. II + 190 + I'; le prime 3 carte sono mancantipresenza di varie numerazioni: le prime dieci carte cartacee sono numerate a matita da mano moderna (sec. XX) in cifre arabe nell'angolo superiore esterno (1-10), segue una numerazione in cifre romane a penna e inchiostro nero al centro del margine esterno che parte da 5 e giunge fino a 45, seguono 4 carte cartacee con la doppia numerazione 45A-45D e 1-8 (recto-verso) entrambe di mano moderna a matita (sec. XX) nell'angolo superiore esterno, nelle successive carte membranacee riparte la precedente numerazione (46-180)fascicoli: 1 (5), 2 (6), 3 (8), 4 (7), 5 (8), 6-8 (6), 9 (4), 10-20 (6), 21 (5), 22 (6), 23-26 (4), 27-29 (6), 30 (4), 31 (6), 32 (8), 33 (6), al primo fascicolo è solidale la carta di guardia membranacea, il fascicolo 2 è cartaceo del XIX secolo, il fascicolo 4 è mancante di una carta nella prima metà, al fascicolo 5 finisce la parte del XVIII secolo, il fascicolo 9 è cartaceo del XIX secolo, il fascicolo 21 è mancante della prima carta; assenza di richiamispecchio rigato: mm 70 [511] 80 x 62 [342] 70 (c. 5r); mm 65 [465] 105 x 55 [354] 70 (c. 15r); mm 63 [491] 104 x 80 [301] 112 (c. 47r)rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (cc. 5r, 15r, 47r)
Scrittura
Littera textualis di diverse mani, ciascuna per ogni parte che compone il codice: mano del XIX secolo nei fascicoli cartacei che utilizza timbri per le lettere (cc. 1r-9v), mano del XVIII secolo (cc. 4, 5r-27v, 167r-180r), mano principale (sec. XVII?; cc. 28r-90r), altra probabile mano (cc. 91v-143v), altra mano (cc. 144r-146v), ultima mano (cc. 147r-166v); annotazioni di carattere liturgico al margine delle cc. 29v e 126r. Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso.
Legatura
mm 720 x 510 x 145; originale e di restauro; assi rivestite di cuoio marrone in parte originale con incisioni lineari, cantonali e borchie centrali in ottone a sbalzo, cartellino membranaceo profilato in metallo sul piatto inferiore con la segnatura "T"; due bindelle con tenoni, puntali; 7 nervi sul dorso.
Decorazione
Miniatura di pennello:3 iniziali figurate 4 iniziali decorate
Miniatura di penna:259 iniziali filigranate42 iniziali rubricate
c. 5r, I(acob autem) iniziale figurata (mm 195 x 190; mm 370 x 195 con i fregi) con San Giuseppe. L'asta dell'iniziale è sostituita dalla figura a mezzobusto di san Giuseppe, incorniciato da volute celesti che si sovrappongono al campo della lettera interamente campito con decorazioni fitomorfe stilizzate realizzate a inchiostro rosso; le stesse decorazioni vanno a formare un breve fregio sul margine interno. Il santo indossa una veste rosata e, con un gesto della mano, indoca il testo della discendenza di Giuseppe. Nel margine superiore è una tabella con la rubrica parzialmente evanita.
c. 22v, I(bant parentes Iesu) iniziale figurata (mm 170 x 130; mm 295 x 170 con i fregi) con Putti alati. Il rosso corpo dell'iniziale è rappresentato come un'asta sulla quale si arrampicano due giocosi cherubini. Il campo della lettera è delimitato da volute celesti, a loro volta incorniciate da fregetti rossi che vanno a formare anche una breve coda nel margine esterno. Nel margine superiore è una tabella con la rubrica.
c. 167r, M(issus est angelus Raphael) iniziale figurata (mm 213 x 208; mm 425 x 335 con i fregi) con San Raffaele arcangelo. Il corpo della lettera è decorato da un motivo nastriforme leggermente acquerellato di celeste; il campo è campito da una decorazione stilizzata realizzata a inchiostro rosso; sempre in rosso sono le decorazioni dei brevi fregi che si estendono sui margini superiore e interno. Essi terminano, in basso, con una testina alata e, quello superiore, con una testina mostruosa che potrebbe alludere al Pesce (?) che l'arcangelo fece uccidere a Tobia e dalle cui viscere ricavò la medicina per salvare dal demonio la futura sposa Sara e la cecità del padre Tobi. All'asta centrale della lettera si sovrappone la figura dell'arcangelo Raffaele che indossa un guarnello arancione. La figura è probabilmente rappresentata entro le mura di una casa, forse quella di Gabael, presso il quale Raffaele accompagnò Tobia: infatti, l'arcangelo tiene in mano un vasetto che potrebbe contenere le viscere estratte dal pesce contro il quale combattè Tobia durante il viaggio. Le viscere vennero poi utilizzate dall'arcangelo per curare Sara, come recita l'incipit della pagina illustrata.
Le iniziali decorate sono tutte di epoca tarda nel fascicolo cartaceo, sono realizzate a tempera e riprendono forme architettoniche gotiche.
c. 45Ar, L(auda) iniziale decorata (mm 270 x 115).
c. 45Br, I(acob) iniziale decorata (mm 150 x 125).
c. 45Cr, A(lleluia) iniziale decorata (mm 125 x 118).
c. 144r, D(omine) iniziale filigranata decorata (mm 130 x 100; mm 205 x 170 con i fregi) con Monogramma di Cristo (monogramma; simbolo di Cristo; 'Iesus Hominum Salvator'). Corpo della lettera dorato al quale è appeso un medaglione rosso, che campeggia sul fondo celeste, entro il quale è il monogramma cristologico IHS; campo anch'esso celeste, delimitato da una semplice cornice rossa. Nel margine interno è una breve coda campita con fiorellini rossi stilizzati.
Le iniziali filigranate sono riconducibili ad almeno tre gruppi appartenenti ad epoche diverse: le 170 più antiche, probabilmente del XVI-XVII secolo, (es. A(scendit) di mm 112 x 105 a c. 31v), hanno il corpo rosso o azzurro fesso con decorazioni geometriche o fitomorfe a risparmio, il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo e presentano decorazioni fitomorfe stilizzate; un altro gruppo (40 iniziali alle cc. 5r-27v, 167v-179r) appartiene al XVIII secolo e, similmente a quelle trovate in altri codici della stessa epoca e dello stesso fondo, hanno decorazioni fitomorfe molto semplici realizzate da una mano piuttosto incerta; il terzo gruppo include le 12 iniziali presenti nel fascicolo cartaceo (cc. 1-10), databile almeno alla fine del XIX secolo, che imitano in modo rigoroso le filigranate rinascimentali; 9 filigranate, di epoche diverse, hanno decorazioni sul fondo:
c. 1r, C con Croce ritagliata da una stampac. 8v, C con Croce a risparmio entro clipeo rossoc. 86v, V con Croce del popolo fiorentino in inchiostro rossoc. 102r, S con Croce del popolo fiorentino in inchiostro rossoc. 103v, B con Croce del popolo fiorentino in inchiostro rosso entro un clipeo e Monogramma dell'Opera del Duomoc. 161r, O con il Giglio della città di Firenze in inchiostro rosso entro un clipeoc. 175r, P con una Testina maschile con capelli brunic. 177r, A con un Putto alato c. 179r, I con il Monogramma dell'Opera entro un clipeo
37 iniziali filigranate sono di misura piccola (cc. 5r-27v, 41r-v, 61v-62r, 163r-166r); le iniziali rubricate hanno il corpo realizzato a penna e inchiostro rosso o azzurro (cc. 111r-v, 114v-116v, 128v-129v, 134v-138v, 160r).Lettere grosse in inchiostro nero.
Descrizione interna
Il codice contiene l'Antifonario (cc. 5r-176r) e il Graduale (cc. 177r-180r) con le Antifone, i Responsi e le Messe per alcuni santi e per la Vergine.
Officia et Misse proprie novissime (c. IVr) (Uffici; Messe)Officium et Missa Sancti Ioseph protectoris. Officium et Missa Patro[...] Sancti Ioseph. Officium et Missa Septem Doloribus. Officium et Missa Beatae Mariae Virginis de Monte Carmelo que [...]. Officium et Missa Sanctissimi Nominis Iesu. Officium et Missa Expectati Partus Beatae Mariae Virginis (c. IVv) (Uffici; Messe; san Giuseppe di Nazareth; Maria Addolorata; Nostra Signora dei Dolori; Madonna dei sette Dolori; 'Mater Dolorosa'; Beata Vergine Maria del Monte Carmelo; Santissimo Nome di Gesù; Madonna del parto)
cart.In festo sancti Pauli a cruce. Introitus (c. 1r): Christo confixus (san Paolo della Croce, fondatore della Congregazione della Passione di Gesù Cristo)
In festo sancti Ioseph [...] (c. 5r): Iacob autem genuit Ioseph virum Marie (san Giuseppe di Nazareth)In secundis vesperis. Antiphona (c. 22v): Ibant[...] Iesu (vespri)Conmemoratio sancti Ioachim patris Beatae Mariae Virginis (c. 26v): Laudemus virum gloriosum (san Gioacchino, padre di Maria Vergine)
cart.De sancti Ioseph. Offertorium (c. 45Ar): Lauda Jerusalem Dominum (san Giuseppe di Nazareth)
Officium de Septem Doloribus Beate Marie Virginis (c. 46r-v): Tuam ipsius animam (Maria Addolorata; Nostra Signora dei Dolori; Madonna dei sette Dolori; 'Mater Dolorosa')Officium Commemorationis solemnis Beatae Mariae Virginis de Monte Carmelo (cc. 91v-92r): Ave regina celorum (Beata Vergine Maria del Monte Carmelo)Officium Sancti Nominis Iesu (c. 117r-v): Fecit mihi magna qui potens est (Santissimo Nome di Gesù)(aggiunta a margine) Pro conmemoratio sancti Felicis. Antiphona (c. 126r): Qui (san Felice da Cantalice frate cappuccino)In expectato partu Mariae Virginis. Antiphona (c. 147r): Missus est Gabriel angelus (Madonna del parto)In festo sancti Raphaelis archangelis. Ad vesperas. Antiphona (c. 167r): Missus est angelus Raphael ad Tobiam (san Raffaele arcangelo)Graduale (c. 177r): Angelus domini Raphael (graduale)
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 26) il manoscritto è datato al XVI secolo ma la mano del decoratore dei primi fascicoli è del XVIII secolo per analogia con le miniature di altri codici dello stesso fondo. Alla parte originale del codice, membranacea numerata cc. 28-180 (fasc. 6-8, 10-33) in cifre romane, potrebbero essere state aggiunte una prima parte membranacea del XVIII secolo priva delle prime tre carte (cc. 4-27: fasc. 3-5), due parti cartacee del XIX secolo di dieci carte all'inizio del codice (cc. 1-10: fasc. 1-2) e di quattro carte tra le cc. 45 e 46 (fasc. 9). Il codice è riportato, con segnatura e contenuti, nell'Inventario del 1822 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 373-376).La mano che ha realizzato le tre iniziali figurate alle cc. 5r con San Giuseppe, 22v con Putti alati e 167r con San Raffaele arcangelo potrebbe essere la stessa delle miniature nei Corali F.6 n. 32, Cor. I.9 n. 33, Cor. H.8 n. 45, Cor. U n. 46, X n. 47 che riportano tutte datazioni riferibili agli anni '30-'40 del Settecento.
Relazione iconografico religiosa
c. 5r, san Giuseppe di Nazareth
c. 22v, cherubini
c. 144r, monogramma; simbolo di Cristo; 'Iesus Hominum Salvator'
c. 167r, san Raffaele arcangelo; animali mostruosi; pesce (Tb. 4-9)