Descrizione
Il disegno, inchiostro e acquerello policromo su carta, consiste in un progetto per la facciata di Santa Maria del Fiore; il prospetto rappresentato nella tavola è ritagliato lungo il contorno e incollato su carta di supporto. La composizione prevede un coronamento di tipo basilicale: la nave maggiore è conclusa da un ballatoio rampante su archetti pensili trilobati che segue la pendenza delle falde; al di sopra del ballatoio un attico arretrato a intarsi policromi culmina al centro con una croce. Nel timpano è inscritto un medaglione al centro del quale, in un trilobo a rilievo, è raffigurato Dio Padre, ed ai lati due gruppi di figure angeliche. Le navi minori sono coronate da ballatoi rampanti che aggettano intorno ai contrafforti laterali e si interrompono su quelli mediani. I quattro contrafforti, smussati agli angoli, sono conclusi da statue, due delle quali sono distaccate e mancanti. L'inquadratura del rosone è affiancata da motivi geometrici, entro i quali sono incluse quattro formelle esagonali. Nella zona mediana della facciata, sotto il coronamento delle navate laterali, corre una fascia di scomparti rettangolari a tarsie marmoree e otto nicchie polilobate, all'interno delle quali sono collocate altrettante statue di santi. Altre nicchie si aprono nei quattro contrafforti, così come ai lati della porta centrale. Le porte sono lunettate e cuspidate; quella maggiore è coronata da un tabernacolo con la statua della Vergine affiancato da rilievi di figure angeliche. Nello strombo della porta, entro gli sguanci dei due stipiti, trovano posto due nicchie trilobate con statue. Sono applicate alcune varianti delle tarsie fra i contrafforti e le riquadrature degli occhi, e nella zona intorno alla porta centrale.
Notizie storico critiche
Il progetto, elaborato da Leopoldo Massardi, fu presentato al terzo concorso per la facciata di Santa Maria del Fiore nel 1866. In un opuscolo stampato nel 1885 l'autore illustra le proprie scelte formali come rispondenti alla ricerca di un linguaggio gotico-rinascimentale (CERRETELLI C., in AA.VV., 1987, pp. 184-185). Il disegno figura fra i diciotto elaborati «presi in considerazione» per essere discussi e votati, secondo la classificazione formulata dalla commissione giudicatrice, (COZZI M., in CRESTI C., COZZI M., CARAPELLI G., 1987, p. 142 e p. 149). Non fu tuttavia ammesso alla selezione finale per i quattro lavori migliori. Del progetto furono criticati la monotona decorazione derivata dai fianchi, la complessa inquadratura degli occhi, i ballatoi rampanti, l'alzata arretrata sul coronamento centrale (CERRETELLI C., ivi, p. 184).