Descrizione
Il disegno, inchiostro, matita e tempera su carta, fa parte di un progetto per la facciata di Santa Maria del Fiore; danneggiato dall'alluvione, restaurato e intelaiato, esso presenta numerosi strappi e mancanze. Il prospetto rappresentato nella tavola prevede un coronamento di tipo basilicale: la nave maggiore è conclusa da un ballatoio rampante spezzato in aggetto su archetti trilobati, con parapetto a trafori; nel timpano è raffigurato un rilievo del Padre Eterno in gloria. Sotto il coronamento corre un fregio con una sequenza di medaglioni o nicchie circolari contenenti protomi di patriarchi, profeti e santi del Vecchio Testamento. L'occhio maggiore è inquadrato entro un mosaico raffigurante il paradiso. Le navi minori sono coronate anch'esse da un ballatoio rampante spezzato, che si snoda intorno ai contrafforti angolari e mediani e si interrompe sulla navata centrale, ove tutto il campo è occupato dal mosaico. Sotto il coronamento delle ali si inserisce un fregio a specchiature bicrome; sulla stessa linea, nella zona mediana della navata maggiore, si apre una sequenza di dodici nicchie contenenti gli apostoli, interrotta al centro da un'edicola con il Redentore. I contrafforti angolari, a sezione rettangola, su basamenti con ricorsi bicromi e trifore cieche, sono più larghi e terminano con grandi edicole; nella parte inferiore si inseriscono nicchie con baldacchini a cupola ospitanti le statue di San Giacomo e San Giuda. I contrafforti mediani, più esili, presentano nella parte superiore una serie di nicchie con gli evangelisti. Al centro della nave maggiore, entro un campo a tarsie geometriche, fra la cuspide del portale e le membrature mediane, si aprono due alte bifore. Il portale centrale, stretto fra le due aperture, presenta una lunetta a tutto sesto e una cuspide con mosaici. Le porte minori presentano invece lunette archiacute e cuspidi con inscritti medaglioni recanti busti di angeli.
Notizie storico critiche
Questo progetto venne elaborato da Giuseppe Martelli a partire dal 1865, e presentato al terzo concorso bandito dalla Deputazione promotrice della facciata, il cui termine di consegna era fissato al 31 dicembre 1866. Nella relazione dal titolo Osservazioni e schiarimenti sul progetto per la facciata di Santa Maria del Fiore, pubblicata nel 1867, l'autore espone le proprie scelte compositive e iconografiche. Discostandosi dai risultati dei precedenti concorsi, egli sostiene la necessità di mantenere un coronamento basilicale che segua la pendenza della copertura, e di non vincolare il linguaggio della facciata a quello dei fianchi della cattedrale, così da perseguire una maggiore«grandiosità architettonica». Il progetto di Martelli figura fra quelli «presi in considerazione» dalla commissione giudicante: esso fu escluso alla seconda selezione con un voto a favore e sette contrari. Nel rapporto finale della commissione si segnalano, fra le novità proposte nel progetto martelliano, l'apertura delle grandi finestre «le quali vuolsi esistano nell'ossatura della fabbrica secondo il disegno di Arnolfo», e la maggior larghezza dei «pilastri angolari» rispetto alle due membrature mediane. Proprio questi elementi sono indicati come motivo di respingimento del progetto (WOLFERS N., MAZZONI P., 1980, pp. 110-112). Questo disegno fa parte del legato che Martelli lasciò alla Galleria degli Uffizi con suo testamento del 1872 (Ivi p. 172), ed in seguito consegnato in deposito al Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore per essere esposto nella terza sala, fra i disegni del concorso per la facciata (Catalogo del Museo di Santa Maria del Fiore, 1891, n.154).Considerato disperso nell'alluvione del 1966, fu identificato e restaurato in occasione della mostra Due granduchi tre re e una facciata del 1987 (CERRETELLI C, in AA. VV., 1987, pp. 180-181, pp.183-184). Dello stesso progetto esistono una sezione, una pianta (inchiostro e acquerello a colori su carta), e numerosi studi conservati presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (ivi, p. 181; cfr. GURRIERI F., 1994, pp. 240-243).