Descrizione
Nella tavola, stampa su carta da incisione ad acquaforte, è rappresentata una veduta di piazza del Duomo a Firenze durante lo svolgimento della processione del Corpus Domini. Il punto di vista è collocato sul lato nord, in posizione elevata: al centro la cattedrale di Santa Maria del Fiore, con la facciata in forte scorcio; sulla destra il battistero di San Giovanni e la colonna di San Zanobi. In terzo piano, dietro i monumenti, si vedono l'imbocco di via dei Balestrieri (primo tratto dell'attuale via del Proconsolo) e la loggia del Bigallo, con l'infilata prospettica che conduce dal corso degli Adimari alla via Calzaiuoli. Sullo sfondo si intravedono, da sinistra a destra, la torre del Bargello, quella di palazzo Vecchio e la chiesa di Orsanmichele. Sulla piazza si svolge una lunga processione di figure che, provenendo dal Duomo, entra in Battistero attraverso porta del Paradiso, quindi esce dalla porta nord per girare intorno alla piazza mentre una folla di astanti, disposta su più file, assiste alla cerimonia. La costruzione geometrica è realizzata mediante il montaggio di due diverse prospettive, raccordate approssimativamente lungo la retta passante per lo spigolo più vicino del tamburo della cattedrale.
Notizie storico critiche
Questa stampa corrisponde alla tavola XXI della raccolta intitolata Scelta di XXIV vedute delle principali contrade, piazze, chiese e Palazzi della città di Firenze, di Giuseppe Zocchi. Riporta le firme dello stesso Zocchi quale disegnatore e incisore delle figure, e quella di Bernardo Sansone Sgrilli quale incisore. La prima edizione dell'opera uscì nel 1744 dalla bottega dello stampatore Giuseppe Allegrini; fu realizzata su commissione del marchese Andrea Gerini, collezionista e mecenate fiorentino, con una dedicatoria alla granduchessa Maria Teresa d'Austria. I disegni preparatori, realizzati dallo Zocchi, furono affidati a numerosi incisori (MASON R. M., 1981,pp. 216-218), le cui botteghe si trovavano in sei città diverse (Augusta, Norimberga, Firenze, Roma, Bologna, Venezia); il coordinamento del lavoro calcografico fu svolto da Johann Andreas Pfeffel, da Augusta (TOSI A., 1997, p. 64), che firma le tavv. I e XIV quale incisore e direttore dell'opera.
Insieme alle vedute di Firenze, nello stesso anno uscì una seconda raccolta di incisioni di Giuseppe Zocchi, anch'essa commissionata dal marchese Gerini e stampata con i torchi di Allegrini. Quest'altra serie, dal titolo Veduta delle ville e d'altri luoghi della Toscana, contiene altre cinquanta tavole e fu realizzata sotto la regia di Johann Gottfried Seutter (o Seuter), incisore di Norimberga (TOSI A., 1997, p.84). Secondo diverse ricostruzioni quest'ultimo avrebbe diretto entrambe le raccolte (cfr. MASON R. M., 1981,pp. 12-13; MORI A., BOFFITO G., 1926, pp.80-82).
Per i disegni preparatori della tav. XXI: New York, Morgan Library, n. 23; Berlino, Kunstbibliothek, n. 906.