Descrizione
La stampa, litografia su carta, rappresenta la veduta prospettica di un progetto per la facciata di Santa Maria del Fiore. La cattedrale è rappresentata di scorcio, con punto di vista orientato verso il fronte, in posizione elevata e leggermente a sinistra. La composizione della facciata è caratterizzata da un coronamento monocuspidale; la cuspide che conclude la nave maggiore reca un rilievo raffigurante l'Ascensione e culmina con una croce e due figure angeliche. Le navi minori sono coronate dal ballatoio orizzontale, spezzato e aggettante su archetti trilobi che, in continuazione di quello sui fianchi della cattedrale, si snoda intorno ai contrafforti di facciata e prosegue sulla nave maggiore. Sotto il ballatoio corre un fregio di specchiature rettangolari che suddivide la composizione in due partiture. I tre occhi, centrale e laterali, sono racchiusi entro arcate ogivali che ricalcano le armille delle volte interne in controfacciata. I quattro contrafforti sono affiancati da esili contropilastri su cui si impostano dette arcate; sono ritmati da ordini di nicchie e formelle, e conclusi da edicole con statue. I campi fra le membrature sono decorati a tarsie geometriche derivanti dalle fiancate del corpo ecclesiale. Le porte sono archiacute e cuspidate. Quella centrale è caratterizzata da stipiti tortili binati e coronata con piccoli tabernacoli; nella lunetta triloba è raffigurato il miracolo della Moltiplicazione dei pani e dei pesci e nel campo della cuspide un rilievo dell'Adorazione del serpente. Le porte laterali recano anch'esse, nelle lunette, mosaici a tema evangelico: a sinistra il Ritrovamento di Gesù al tempio, a destra le Nozze di Cana. Nel campo delle cuspidi sono raffigurati, a rilievo, episodi biblici: a sinistra il Sacrificio di Isacco e a destra L'acqua scaturita dalla roccia.
Insieme alla facciata, il progetto prevede l'aggiunta di una sequenza di edicole e statue a coronamento dei contrafforti che scandiscono i fianchi della cattedrale. Il tamburo della cupola appare inoltre completato con un fregio continuo a ghirlande e un ballatoio dal parapetto metallico.
Il foglio è incorniciato insieme ad una litografia del particolare di progetto della porta centrale (NCTN 09/00229665).
Notizie storico critiche
Niccolò Matas iniziò a studiare un progetto per la facciata di Santa Maria del Fiore a partire dal 1842 (CERRETELLI, in AA. VV., 1987, p. 92) ricalcando uno schema compositivo elaborato venti anni prima da Giovan Battista Silvestrini. Il Matas raccolse i pareri di vari componenti dell’Accademia fiorentina e mise a punto un progetto definitivo, al quale contribuirono i giudizi forniti dagli architetti Alessandro Manetti, Bartolomeo Silvestri e Giovanni Salucci. Sulla base del progetto fu realizzato nel settembre 1842, un dipinto ad olio su tela di grandi dimensioni (10 m x 13 m) sotto la direzione del pittore e scenografo Luigi Facchinelli; esposto in Palazzo Vecchio, il dipinto raccolse critiche contrastanti, pur riscuotendo il consenso di numerosi estimatori. A sostegno dell’iniziativa, il Matas pubblicò un volume dal titolo Dimostrazione del progetto per compiere colla facciata la insigne basilica di Santa Maria del Fiore nel 1843. La Dimostrazione fu ripubblicata dall’autore nel 1859, lasciando invariato il progetto. Lo studio prospettico compare nella pubblicazione del 1859, fuori testo, insieme ad altre quattro illustrazioni; reca la firma dell'illustratore veneziano Giovanni Pividor, quale autore del disegno preparatorio, e quella del litografo Kirkmayr di Venezia. Alcuni disegni di Niccolò Matas per la facciata di Santa Maria del Fiore furono rinvenuti a Roma dall'architetto Luca Beltrami in circostanze fortunose, e da questi pubblicati (BELTRAMI L., 1900, pp. 25-32): tale documentazione fa parte della raccolta Luca Beltrami, conservata presso la Biblioteca d'Arte del Castello Sforzesco di Milano.