Descrizione
Il disegno, inchiostro e acquerello policromo su carta, rappresenta in scala 1:50, il prospetto di una porzione del fianco nord della cattedrale di Santa Maria del Fiore, in prossimità dello spigolo di facciata. Sul rilievo è stato aggiunto, a matita, un disegno schematico del contrafforte, del ballatoio e del timpano della nuova facciata, con a margine alcuni studi di modanature e del profilo murario.
Notizie storico critiche
Questa tavola fa parte dei rilievi realizzati da Gaetano Baccani, architetto dell'Opera di Santa Maria del Fiore, in preparazione del primo concorso per la facciata della cattedrale (CERRETELLI C., 1987, P.111-112). Un primo bando fu pubblicato il 14 aprile 1859 dall' Associazione fiorentina per la facciata del Duomo, con termine di consegna fissato al 30 maggio 1860; tuttavia esso decadde a causa dello scoppio della Seconda guerra di indipendenza (27 aprile), e degli eventi che condussero alla formazione del provvisorio governo Ricasoli, (11 maggio 1859) e alla successiva annessione della Toscana al Regno di Sardegna (11 marzo 1860). L'Associazione, ricostituita dal nuovo governo con il nome di Deputazione promotrice della facciata del Duomo, deliberò nella prima adunanza del 2 maggio 1860, di ripubblicare il medesimo bando. Si dette quindi incarico al Baccani di eseguire i rilievi dello stato di fatto necessari allo svolgimento del concorso. Entro settembre i disegni erano stati completati; il 10 ottobre dell'anno seguente si deliberò di farne realizzare una serie di copie per spedirle alle Accademie di Belle Arti di Milano, Roma , Parigi, Torino, Bologna, Londra, Napoli, Venezia, Pietroburgo, Berlino, Vienna, Monaco, Bruxelles. Oltre a questa furono inviate quattro fotografie fatte realizzare dal fotografo Pietro Semplicini (SETTESOLDI E., 1987, p. 24-25). Questo disegno, vistato e firmato per approvazione dallo stesso Baccani, potrebbe essere una delle copie realizzate nel 1861. Lo studio a matita del progetto di facciata è un'aggiunta successiva, collegabile al progetto De Fabris, e databile ai primi del 1884 (CERRETELLI C., ivi, p. 111).