Descrizione
Lampada pensile a triplice sospensione con corpo piriforme, concluso da terminale a pigna, stretto al collo con fastigio a margine ondulato. Attacchi fitomorfi per le tre catene di sostegno, formate da piatte maglie ovali raccordate tramite cavetti. Sospensione cupoliforme, strozzata centralmente, provvista di anello apicale. Grosse baccellature bombate caratterizzano la parte inferiore del corpo su cui si innesta il terminale, decorato da una corona di doppie foglie ovate e nervate ricorrenti anche sul fastigio, dove sono completate da una cornice di ovoli. Gli attacchi delle catene sono costituiti da grandi foglie nervate, emergenti da girali acantacei affrontati. Ovoli bombati impreziosiscono la zona superiore della sospensione.
Notizie storico critiche
Secondo quanto attesta l'iscrizione incisa sul corpo della lampada, essa fu donata nell'anno 1854 alla cattedrale fiorentina da Paolo Aloiso Tronci, cappellano della chiesa metropolitana, di cui attualmente non si conoscono notizie certe a causa della perdita del materiale archivistico. La lampada fu collocata nella Cappella della SS. Concezione ed è pressocché identica alle altre lampade conservate nella stesa cappella: probabilmente si tratta di una delle trecidi lampade realizzate da devoti in onore della Vergine e plausibilmente in corrisposndenza dell'anno di donazione ricordato nell'iscrizione. La sua manifattura si colloca con buona probabilità in ambito fiorentino sulla base di confronti stilistici. La tipologia piriforme risente ancora di retaggi precedenti, benché la semplificazione strutturale, basata su una forma compatta, equilibrata e scandita dal rigore lineare della cornice di massima circonferenza del corpo, sia coerente con la datazione ottocentesca.
Relazione iconografico religiosa
L'ornamentazione rispetta i moduli di un neoclassicismo maturo - doppie foglie ovate e nervate, baccellature bombate - interpretato con notevole plasticismo, avvertibile soprattutto nel risalto dato agli attacchi vegetali delle catene.