Descrizione
La formella rappresenta la Crocifissione con i dolenti. Al centro Cristo crocifisso alla croce, sulla destra Maria Maddalena piangente che appoggia il capo reclinato e velato sulla mano sinistra; a sinistra della croce la figura di San Giovanni evangelista seduto. Le figure presentano abbigliamento all'antica ed il Cristo solo un panno sui fianchi. Il Cristo e San Giovanni hanno la testa mancante. I due dolenti sono seduti su un suolo roccioso.
Notizie storico critiche
Questo rilievo fa parte di un gruppo costituito da sei formelle raffiguranti Storie di Cristo e da una formella più grande (scomparsa) rappresentante la Madonna con Bambino (cfr. Agostinoni). I rilievi furono scoperti dal De Nino, che per primo li pubblicava (1901), murati nel cortile di casa Patini, a Castel di Sangro. Secondo il Carli questa provenienza potrebbe avvallare l'ipotesi che i rilievi provengano dalla Cattedrale, che si trova nelle immediate vicinanze della casa Patini, e propone che essi facessero parte della decorazione esterna. Sarebbero poi andati dispersi dopo il terremoto che colpi' la chiesa nel 1456 e durante i rimaneggiamenti settecenteschi. Il Seymour li interpreta invece come parte di un pulpito. Il Reymond per primo vi coglieva una ripresa dai modelli preparatori del Ghiberti per la porta nord del Battistero, e li ritenne pertanto di scuola fiorentina. Il Balzano pose un confronto tra questi rilievi e il paliotto d'argento di Nicola da Guardiagrele eseguito per la Cattedrale di Teramo (1433-1448) e li assegnò alla sua scuola. Per il De Nicola il rapporto con l'autore del paliotto di Teramo è costituito soltanto dal fatto che in entrambe i casi la fonte di primaria ispirazione è da individuarsi in modelli ghibertiani, preparatori alla porta nord e mai messi in opera. Da ciò dedusse che l'autore dei rilievi potesse essere stato un aiuto del Ghiberti, presente ai lavori della porta nord, e poi trasferitosi in Abruzzo oppure un artista locale che si fosse servito di disegni portati da Firenze da Nicola da Guardiagrele. In un primo momento, il Venturi, concordando sul legame con i rilievi della porta nord li avvicinava al nome di Nicola di Guardiagrele. Il De Nino notava che i caratteri delle iscrizioni dei rilievi somigliavano a quelli di una lapide collocata sotto il portico meridionale della Cattedrale di Castel di Sangro nella quale si nomina un maestro detto Amico di Bartolomeo e proponeva questo nome. Il Fiocca riprendeva questa proposta, e in ultima analisi anche il Carli la accetta, avanzando tuttavia alcuni dubbi soprattutto per l'innegabile legame dei rilievi con l'esperienza ghibertesca di Nicola da Guardiagrele. In un documento del 1984 si precisa che i rilievi furono venduti dal pittore Teofilo Patini intorno al 1904 all'antiquario Godefray Brauer e da questi donati allo Stato italiano verso il 1936. Vennero consegnati al Museo verso il 1938-39 e collocati nei depositi. Furono esposti nel mezzanino nella parete dell'arco della Sala della "Pietà", già della Maddalena, ma non si precisa quando. Nello stesso foglio si nota che per il rilievo con la Crocifissione non è indicata alcuna iscrizione mentre nella scheda di catalogo 09/00225667/1 viene riportata un'iscrizione non ben leggibile. Osservando il rilievo attraverso il documento fotografico non si vede sulla base alcuna iscrizione.
Nel marzo 2014 le sei formelle di Castel di Sangro risultano esposte al primo piano del Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze.
Relazione iconografico religiosa
La Crocifissione è l'evento finale della vita terrena di Gesù, evento culminante della storia umana e della storia della salvezza. In esso si compie il perdono e l'assoluzione dei peccati da parte di Dio degli uomini che, con il peccato originale, si erano preclusi la salvezza e la beatitudine eterna. Con la propria sofferenza e morte Gesù riscatta l'umanità dal peccato. La Crocifissione è il simbolo della nascita del Cristianesimo e come segno primario della religione cristiana venne introdotta nelle rappresentazioni quando Costantino I ne vietò l'uso come pena capitale. In questo rilievo è rappresentato l'evento che avvenne sul monte Calvario dove accorsero i dolenti. La Maddalena qui rappresentata seduta con il capo piegato in basso in atto di sofferenza, è colei che segui Gesù e lo assistette sotto la croce insieme a Maria, Giovanni e le pie donne (Giovanni 19,25) e che vide per prima il Cristo risorto. Giovanni Evangelista unico tra gli apostoli a trovarsi ai piedi della croce fu incaricato da Cristo di prendersi cura di Maria.