Descrizione
La statua raffigurante un angelo in adorazione, vestita con abiti diaconali è volta verso destra. L'angelo lavorato a tuttotondo presenta una parte non finita nel fianco sinistro, anche in questo caso nel tergo della scultura vi sono quattro fori per l'applicazione delle ali. Il volto ha occhi a mandorla privi di pupilla, il naso è sottile. La capigliatura a zazzera è cinta da un sottile nastro, nascosto in parte dai boccoli in rilievo che contornano il volto. Il corpo ritto, ha braccia conserte, la gamba destra è appena piegata ed è accompagnata dal morbido panneggio della veste. La veste dell'angelo fermata in vita, scende fino a scoprire fra le pieghe la scarpa destra. Il bordo delle maniche presenta una decorazione con un ornato a fiori, la stola incrociata sul davanti ha una decorazione geometrica.
Notizie storico critiche
La statua è da identificarsi fra quelle eseguite tra il 1395 e il 1396 e la veste da diacono l' affianca alla figura di Papa Vittorio. Demolita l'antica facciata della Cattedrale nel 1587 la statua andò dispersa. Nel 1936 la statua fu trasferita dall'anfiteatro del Giardino di Boboli, al Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore. La scultura fu ripulita probabilmente durante il passaggio dal Giardino di Boboli al Museo. La statua faceva parte di un gruppo di otto angeli che due a due stavano ai lati di Santo Stefano, San Lorenzo, San Vittorio e San Barnaba sull'antica facciata del Duomo, nel secondo ordine ai lati del portale centrale. Due di essi, che erano di proprietà privata, si trovano adesso rispettivamente nella Liebighaus di Francoforte e al Metropolitan Museum di New York ( di quest'ultimo esiste un calco conservato al Museo dell'Opera di Santa Marai del Fiore). Secondo le ipotesi del Poggi e del Kauffmann questo angelo, sarebbe stato l'ultimo ad essere eseguito ed in particolare Kauffmann ritiene che l'angelo in esame fiancheggiasse, insieme all'altro in veste simile la statua di San Vittorio Papa. Dai i pagamenti fatti a Piero di Giovanni Tedesco sappiamo che ogni statua fu pagata venticinque fiorini.
Relazione iconografico religiosa
L'esistenza degli angeli è una verità di fede confermata dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione cattolica. Secondo una definizione di Sant'Agostino il termine angelo non definisce l'essere della creatura, bensì l'ufficio o il compito assegnato da Dio. Gli angeli, sono realtà spirituali alle dirette dipendenze di Dio.
Nella Chiesa gli angeli assumono una dimensione fortemente cristologica. Essi annunciano Cristo, lo servono ne sono messaggeri, sono creati fino dalla loro origine in funzione del suo disegno di salvezza e di vita. Essi hanno anche la funzione di assistere e proteggere la Chiesa e la vita umana, per questo vengono invocati nelle celebrazioni e nelle preghiere dei credenti. Sono segno della Provvidenza di Dio e circondano con la loro protezione ed intercessione tutta la vita del fedele. Secondo la parola di Gesù, ciascun essere umano ha un proprio angelo custode.
Di norma nelle rappresentazioni artistiche l'angelo viene raffigurato con le ali.
La scultura in questione non presenta ali.