Descrizione
La statua è lavorata a tuttotondo, secondo la collocazione originaria è priviligiato il profilo destro. Nella schiena della statua sono presenti cinque fori di cui quattro per l'applicazione delle ali. La testa è rivolta verso l'alto, gli occhi dell'angelo leggermente a mandorla sono privi di pupilla. La capigliatura presenta morbide ed ordinate ciocche che ricadono sulle spalle, ed è cinta da un nastro con fermaglio. Il corpo dell'angelo presenta una semplice veste lunga , fermata in vita . Il bordo del manto ha una decorazione a rombi, questo discende dalle spalle, per essere raccolto sul davanti dalla mano sinistra, dove si forma un morbido panneggio.Il braccio destro è piegato, la mano riattacata regge un sasso, simbolo del martirio di Santo Stefano.
Notizie storico critiche
La scultura forse all'epoca del suo trasferimento al museo è stata ripulita dalla crosta nera, in quell'occasione fu riattacata anche la mano destra. La statua fa parte di un gruppo di otto angeli che a due a due stavano ai lati del Santo Stefano, San Lorenzo, San Vittorio e San Barnaba sull'antica facciata della Cattedrale , nel secondo ordine ai lati del portale centrale. Gli otto angeli furono commisionati a Piero di Giovanni Tedesco nel 1390 e realizzati entro il 1396; questo risulta dai documenti pubblicati dal Poggi, dai quali sappiamo che ogni angelo fu pagato venticinque fiorini. L'angelo come indica il sasso che reca in mano, affiancava Santo Stefano e insieme al suo speculare fu il primo ad essere realizzato tra giugno e novembre del 1390, secondo le ipotesi del Poggi e del Kauffmann. Degli otto angeli sei si trovano al Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore, due di essi, che erano di proprietà privata, si trovano adesso rispettivamente nella Liebighaus di Francoforte e al Metropolitan Museum di New York. La scultura di angelo in esame, dopo essere stata rimossa dalla facciata nel 1588, fu probabilmente venduta e, ai primi del Novecento era di proprietà privata e si conservava nel cortile del Castello di Vincigliata. Come risulta dall'inventario, la statua fu acquistata per la collezione statale del Bargello da Luigi Grassi e fu concessa in deposito all'Opera del Duomo nel 1936, deposito ratificato nel 1938.
Relazione iconografico religiosa
L' esistenza degli angeli è una verità di fede confermata dalla Sacra Scrittura, dalla tradizione cattolica. Secondo una definizione di Sant'Agostino il termine angelo non definisce l'essere della creatura, bensì l'ufficio o il compito asseganto da Dio. Gli angeli, sono realtà spirituali alle dirette dipendenze di Dio. Nella Chiesa gli angeli assumono una dimensione fortemente cristologica. Essi annunciano Cristo, lo servono ne sono messaggeri, sono creati fin dalla loro origine in funzione del suo Regno e del suo disegno di salvezza di vita. Gli angeli hanno anche la funzione di assistere e proteggere la Chiesa e la vita umana, per questo vengono invocati nelle celebrazioni e nelle preghiere dei credenti. Sono segno della Provvidenza di Dio e circondan con la loro protezione ed intercessione tutta la vita del fedele.
Di norma sono raffigurati con le ali, l'angelo in questione non ha le ali.