Descrizione
La statua cava nella parte tergale, si presenta in una posizione eretta, ed ha una visione frontale. Le braccia entrambe mutile sono piegate a metà avambraccio. La gamba destra come si vede è leggermente in avanti. La veste semplice è fermata in vita da un cordone dove si intravedono sottili pieghe. Un drappeggio arricchisce la figura nella parte inferiore, svolgendosi da sinistra a destra con morbide cadute. La testa del santo è stata riattacata, il sommo del capo rifatto, presenta una corona d'alloro in cemento. Il volto della statua ha subito manomissioni ed è reso illegibile causa lo stato di corrosione. Il naso è in parte mancante.
Notizie storico critiche
La statua era collocata fino al 1936 anno del suo trasferimento presso il Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore, all'inizio del Viale di Poggio Imperiale, insieme ad altre tre statue. Le quattro statue furono da sempre considerate provenienti dall'antica facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore (facciata demolita nel 1587). Il gruppo delle quattro statue raffigurava quattro dottori della Chiesa. Dalle testimonianze figurative rimasteci è difficile dare loro una corretta identificazione. Secondo Poggi sappiamo che i documenti attestano l'allogazione nel 1395 a Piero di Giovanni Tedesco e Niccolò Lamberti. Nell'agosto del 1396, sono menzionati i santi della Chiesa da destinare alla facciata, al lato del portale maggiore ( dove poi furono collocate le statue degli evangelisti). Le statue di Sant'Agostino e San Gregorio furono commissionate al Lamberti, mentre Sant'Ambrogio e San Gerolamo a Piero di Giovanni Tedesco. Oggi per lo stato di conservazione non è possibile un riconoscimento in base all'iconografia. Secondo la storiografia Vasari e Cicognara attribuiscono questa statua e le altre tre ad Andrea Pisano. La critica, però oscilla tra l'attribuzione a Piero di Giovanni Tedesco e Lamberti. Le due figure con il libro, sarebbero da attribuire a Piero di Giovanni Tedesco secondo Frabczy, Venturi A., Rathe e Rossi. Invece Wundram, Paatz, Brunetti e Kauffmann, le attribuiscono al Lamberti. Ad oggi è stata accetata la tesi di Kauffmann che assegnava al Lamberti le due sculture che fanno "pendant" per il motivo del panneggio, le altre a Piero di Giovanni Tedesco. Questa tesi è stata ripresa anche dalla Brunetti .
Relazione iconografico religiosa
Dottore della Chiesa è il titolo che la Chiesa Cristiana attribuisce a personalità religiose che hanno mostratato nella loro vita e nelle loro opere particolari doti di illuminazione nella dottrina, sia per fedeltà sia per riflessione teologica. Questo titolo è concesso o dal Papa stesso, o da un Concilio; si tratta di un riconoscimento attributivo dato solo dopo la morte e dopo un processo di canonizzazione.
In origine vi appartenvano solo santi e teologi della Chiesa d'Occidente : Sant'Ambrogio, San Gregorio, San Girolamo e Sant'Agostino. Questi furono proclamati Dottori della Chiesa nel 1298.
Possono avere come attributo un libro o una corona d'alloro.