Descrizione
La statua posizionata su una base sagomata è lavorata a tuttotondo. Secondo la collocazione originaria, possiamo notare che la scultura era volta a destra. La statua ha un largo collo, il volto ci fa notare che l'angelo ha il naso spezzato, i capelli invece a zazzera sono ricci. La figura in questione reca una veste con delle pieghe che si posano a terra, dalla veste fuorisce la punta della scarpa destra. La veste è ricoperta da un manto dalle maniche larghe, questo reca un fermaglio sul petto. Le braccia della scultura sono piegate e le mani sovrapposte trattengono il manto che ricade verso destra in pausate pieghe.
Notizie storico critiche
Documenti pubblicati dal Poggi, attestano la paternità dell'opera a Piero di Giovanni Tedesco e ci informano riguardo date e pagamenti. Sappiamo che Piero di Giovanni Tedesco eseguì per L'Opera del Duomo otto statue raffiguranti angeli adoranti tra il 1390 e il 1396. Queste furono collocate nel secondo ordine della facciata, al lato del portale maggiore e fincheggiavano a coppie i SS. Stefano, Lorenzo, Barnaba e Vittorio. Nel 1396 tutte le statue furono compiute. L'angelo in questione fu eseguito tra il 1395 e il 1396 insime con gli angeli con zazzera e le mani conserte. La scultura fiancheggiava San Barnaba dovendosi supporre per San Vittorio papa, la presenza di figure in abiti diaconali.
Relazione iconografico religiosa
L' esistenza degli angeli è una verità di fede confermata dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione cattolica. Secondo una definizione di Sant'Agostino il termine angelo non definisce l'essere della creatura, bensì l'ufficio e il compito assegnato da Dio. Nella Chiesa gli angeli assumono una dimensione fortemente critsologica. Essi annunciano Cristo, lo servono ne sono messaggeri, sono creati fino dalla loro origine in funzione della salvezza di vita. Questi hanno anche la funzione di assistere e proteggere la Chiesa e la vita umana, per questo vengono invocati nelle celebrazioni e nelle preghiere dei credenti. Sono segno della Provvidenza di Dio e circondano con la loro protezione ed intercessione tutta la vita del fedele. Secondo le parole di Gesù ciascun essere umano ha un proprio angelo custode.
Di norma nelle rappresentazioni artistiche l'angelo è raffigurato con le ali. L'angenlo in questione non ha le ali.