Descrizione
La statua rappresenta un fariseo. L'uomo presenta capelli mossi e barba fluente che viene accarezzata dalla mano destra. La posa accentua l'atteggiamento attento e pensieroso che si rivela anche attraverso l'espressione del volto. La figura indossa un abbigliamento all'antica e rivolge la testa a destra verso la statua del San Giovanni Battista posta accanto.
Notizie storico critiche
La statua fa parte del gruppo scultoreo chiamato comunemente "Predica del Battista" posto sulla porta Nord del Battistero. Al centro del gruppo entro un edicola è il San Giovanni Battista (NCTN 09/00289562_2), a destra il levita (vedi NCTN 09/00289562_3) e a sinistra il fariseo. Secondo la Ciardi Dupré l'opera risente della magniloquenza dei gesti e dell'imponenza della colta scultura michelangiolesca, mentre la variazione continua di piani nei solchi del panneggio ricorda la Sant'Anna del Louvre ed il cartone della National Gallery di Leonardo. Quasi certamente il Rustici, durante la fase della modellazione che terminò nel 1508, non conobbe o non si interessò al cartone della battaglia di Anghiari, perché altrimenti il suo gruppo, secondo la studiosa, sarebbe stato caratterizzato da una più dinamica unità compositiva. Questa considerazione ridimensiona quindi l'ipotesi vasariana della collaborazione di Leonardo con il quale il Rustici evidentemente strinse rapporti d'amicizia solo al tempo della fusione del gruppo, cioè nel 1510-1511. La posa del fariseo presenta strette affinità, come ha sostenuto parte della critica, con il Mosè di Michelangelo.
Per alludere al luogo storico dell'avvenimento il Rustici realizza una sorta di edicola a due ordini includendo la finestra romanica, al di sopra della quale colloca l'aquila bronzea dell'arte di Calimala, ripetuta anche sulla base delle due colonne. Infatti come testimonia lo stemma il gruppo venne commissionato dall'Arte di Calimala, corporazione che nel 1157 acquisì il patronato sul Battistero.
Il gruppo è stato oggetto di un restauro concluso nel 2008 e ha successivamente preso parte alla mostra "I grandi bronzi del Battistero: Giovanfrancesco Rustici e Leonardo" tenuta nel Museo Nazionale del Bargello (10 gennaio 2010 - 10 febbraio 2011). E' temporaneamente esposto all'interno del Battistero in attesa della collocazione definitiva nel Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore, attualmente oggetto di ampliamento. Il restauro è stato finanziato dall'Opera di Santa Maria del Fiore e grazie al contributo di "Friends of Florence".
Relazione iconografico religiosa
I farisei corrispondono ad una nuova aristocrazia fondata sulla cultura, ossia sulla conoscenza delle Sacre scritture; in sostanza si tratta di una setta religiosa ebraica. Con essi si viene a creare nella società ebraica una classe di intellettuali e di persone colte, in opposizione alla vecchia aristocrazia, chiusa e tradizionalista. L'ambiente fariseo era frequentato dagli scribi, vale a dire quanti insegnavano la Legge; ma gli scribi non erano necessariamente farisei. La connotazione fortemente negativa del termine deriva principalmente dal fatto che Gesù usava spesso rimproverare i farisei e inveire contro il loro comportamento.
Il levita e il fariseo accanto a San Giovanni richiama la testimonianza di Giovanni quando i giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti ad interrogarlo: Chi sei tu? (Gv 1,19). Episodio tratto dal Vangelo secondo Giovanni, il santo è ritratto in alcune opere figurative mentre parla alla folla nei monti e nelle campagne predicando l'avvento del Messia, là dove qualcuno lo andava ad ascoltare, lontano dalle corrotte civiltà. Qui San Giovanni è rappresentato mentre parla ad un fariseo e un levita facendo il suo tipico gesto di indicare il cielo, cioè Dio.