Descrizione
La santa è in piedi, con una lunga veste dal bordo lavorato e il capo coperto da un velo sostenuto da una corona.
Ha gli occhi rivolti verso il basso e tiene una foglia di palma con la mano sinistra, e con la destra se la preme al petto.
Notizie storico critiche
Per la costruzione dell'intera facciata e per la sua decorazione fu fondata un'associazione, l'Associazione fiorentina per erigere la facciata del Duomo che istituì una raccolta fondi che promise a chi avesse donato più di 10.000 fiorini o a chi si fosse impegnato a "promuovere e nel favorire con ogni altro mezzo il grandioso lavoro" (AOSMF, XIII/1/69, Statue mosaici e stemmi) un posto d'onore nella porta centrale per il proprio stemma.
Importante ricordare come tutti gli artisti che lavorarono alla facciata si accontentarono di compensi molto bassi, a causa degli scarsi fondi di cui disponeva il Comitato per la Facciata. Ma l’onore di poter esibire una propria opera sulla facciata del Duomo di Firenze fu tale che molti autori chiesero un compenso che copriva spesso solo le spese del materiale.
La decorazione della facciata, in un forsennato tour de force fu conclusa nel 1887, termine ante quem di tutte le sculture, e fu svelata al pubblico il 12 maggio dello stesso anno, mentre per la porta bronzea bisognerà attendere il 1903.
Amalia Duprè (1842-1928) si offrì di realizzare la statua di Santa Reparata sullo sguancio sinistro del portale sinistro, speculare al San Zanobi del padre, a puro prezzo di costo.
Probabilmente già a partire dal 1883 la statua era stata consegnata insieme alla trasposizione in marmo del San Zanobi paterno, che, morto nel gennaio del 1882, era riuscito a finire solo il modello in gesso.
Suggestioni veriste s’insinuano nella bellezza ideale della santa di cui la Poma Swank dice che, seppur di squisita fattura manca della "luce spirituale” che doveva avere l’iniziale progetto arnolfiano. (Poma Swank, 1996, p. 56)
Relazione iconografico religiosa
Santa Reparata è titolare dell’antica cattedrale e su cui sorse la nuova Cattedrale di Santa Maria del Fiore di cui è cointitolare; insieme a San Zanobi e san Giovanni Battista è compatrona di Firenze.
Secondo la leggenda, l'edificio fu dedicato alla santa dal vescovo Zanobi quando i fiorentini, dopo averne invocato l'intercessione, riuscirono a respingere l'assedio degli Ostrogoti di Radagaiso dell'8 ottobre del 406. Il martirologio romano dell’8 ottobre dice: "si celebra la passione di santa Reparata, vergine e martire, nata in Cesarea di Palestina la quale, non volendo sacrificare agli idoli, fu cruciata con varie maniere di tormenti e finalmente uccisa di spada; la cui anima fu veduta escire dal corpo in forma di colomba e salire al cielo”
Nella Cattedrale la santa è stata rappresentata varie volte, tra le più note: il trittico del IV sec. insieme a san Zanobi e san Giovanni Battista, la statua arnolfiana alla sinistra della Madonna dagli occhi di vetro, la statuetta di Andrea Pisano.
La Duprè non sembra ispirarsi a questi precedenti iconografici, ma sceglie la palma del martirio come attributo che, insieme all'iscrizione sul basamento, non lascia dubbi sull'identificazione della santa.
Il Conti decise di posizionarla in una parte così importante della facciata perchè: “[…] le tradizioni nazionali congiungono sempre in un affetto religione e patria” (Conti, 1883, p. 73).