Descrizione
La lunetta ha una cornice profilata in pietra serena. Su fondo azzurro opaco è, in rilievo nel centro, il busto del Cristo dipinto di bianco ad imitazione della terracotta invetriata. Il volto, che presenta la capigliatura mossa e la barba, ha un espressione malinconica e volge lo sguardo in basso come se guardasse qualcuno.
Notizie storico critiche
Il busto del Redentore è copia parziale della lunetta rappresentante l'Ascensione di Cristo di Luca della Robbia, che si trova sopra una delle porte della sagrestia nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Infatti sono evidenti le analogie fisiognomiche del volto di Cristo, la capigliatura, lo sguardo rivolto in basso e le pieghe del panneggio. Il rilievo si colloca cronologicamente verso la fine del secolo XIX inizio secolo XX, epoca che vide un proliferare di copie ed imitazioni dei Della Robbia. Probabilmente il rilievo essendo parte architettonica di una porta ha sempre mantenuto la sua collocazione originaria. Nel catalogo del Rossi (1891), del Poggi (1904) e in quello della Becherucci/Brunetti il rilievo non viene preso in esame.
Relazione iconografico religiosa
Il Cristo Redentore è l'immagine simbolica di colui che con il sacrificio libera l'uomo dai peccati donandogli la grazia divina. A causa del peccato originale infatti tutti gli uomini si trovano, in rapporto alla vita soprannaturale per la quale erano stati creati, in uno stato di morte e, in rapporto a Dio, in uno stato d’inimicizia e di rivolta, essendosi fatti schiavi del male. La redenzione assicura pertanto agli uomini la riconquista della vita soprannaturale, il loro rientro nell’amicizia divina. L’insieme di questi benefici è il frutto dell’intervento in loro favore di Cristo.