Definizione

Statua (copia)

Denominazione/dedicazione

Abdia

Soggetti

• Profeta
• Profeta Abdia

Secolo

XX

Da

1941

A

1942

Motivazione cronologica

Ricerca archivistica

Denominazione

Campanile di Giotto

Complesso monumentale di appartenenza

Complesso monumentale di Santa Maria del Fiore

Luogo

Prospetto ovest

Posizione

Prima nicchia da destra

Deposito

• Museo del Bargello
• 1943
• 1971
• Deposito

Stadio opera

Copia

Tipo di identificativo

Catalogo generale

Bibliografia

• La Nazione
• Tornano sul Campanile le copie di 4 statue
• 1971/12/21

• Giusti A. (a cura di)
• Sculture da conservare. Studi per una tecnologia dei calchi
• 1990
• p.31-33

• Verdon T. (a cura di)
• Il Campanile di Giotto, in Alla riscoperta di piazza del Duomo in Firenze: saggi per una lettura storico-artistico-religiosa dei suoi monumenti
• 1994
• p. 41-58

Descrizione

La copia del Profeta Abdia in marmo si trova sul lato ovest del terzo ordine del Campanile. Il corpo, lavorato a tutto tondo, è ricoperto da un pesante drappeggio ed è leggermente proteso in avanti sulla gamba sinistra. Il piede destro appoggia con la sola punta. La testa, rivolta in avanti e a sinistra, accentua l’equilibrio della figura colta nell’attimo di compiere un’azione. Il volto ha un’espressione dolente e profonda. Le mani dispiegano un rotolo.

Notizie storico critiche

Il progetto di ricoverare le statue nel Museo dell’Opera del Duomo cominciò nel 1939, a causa delle cattive condizioni in cui versavano e del pericolo dei danneggiamenti che la guerra avrebbe potuto provocare. La copia in marmo della statua dell'Abdia viene eseguita tra il 1941 e il 1942 dallo scultore Natale Binazzi, che lavora sotto la direzione e la sorveglianza del notissimo scultore Romano Romanelli. Per ottenere una copia fedele all'originale lo scultore Giulio Mercatelli realizzò dei saggi della testa del Profeta. I dati d'archivio collocano le date di pagamento dei saggi di prova della testa, del blocco di marmo usato e della manodopera tra marzo del 1942 e gennaio del 1943. Dopo 32 anni il 20 dicembre del 1971 la copia dell’Abdia viene collocata nella nicchia sul Campanile, in cui fino al 1939 aveva trovato posto la statua originale.

Relazione iconografico religiosa

Il soggetto della statua non presenta attributi iconografici che ne permettano l'identificazione. La statua è stata identificata, come il Profera Abdia, per l'incisione presente sul caritglio: “Johannes Rossus Prophetam me sculpsit Abdiam”.

Materiali

Marmo

Tecnica

Copia