Descrizione
La scultura in marmo rappresenta un Profeta. La figura è quella di un uomo maturo, con lunga barba, espressione crucciata, eretto, vestito di un camice e di una tunica bordata, intento a leggere un rotolo che svolge con entrambi le mani. I piedi sono nudi
Notizie storico critiche
In questa scultura, collocata fino al 1968 sopra la finestra nord-ovest della tribuna della Croce, va forse riconosciuto uno dei profeti che il giovane Donatello eseguì intorno al 1406 per la Porta della Mandorla. A seguito di alcune modifiche del progetto originario, l’opera rimase nei depositi dell’Opera del Duomo e venne collocata solo nella prima metà del Quattrocento. Il recente restauro ha messo in luce la notevole qualità del modellato e la potenza espressiva del volto, molto vicino ad altre opere di Donatello, come il San Marco di Orsanmichele. La scultura è stata in tempi recenti variamente attribuita: Gentilni ha proposto di riconoscervi un'opera di Luca della Robbia della fine delprimo quarto del XV secolo, mentre Annamria Giusti si è allineata con l'atribuzione a Donatello, per riferimento a uno degli profeti eseguiti per a Porta della Mandorla
Relazione iconografico religiosa
Privo di particolari segni distintivi, il profeta si presenta pensoso e barbuto, come un anziano pieno di saggezza; egli regge con entrambe le mani il tipico attributo del rotolo, allusivo alle Sacre Scritture.