Descrizione
Velo di calice in tessuto di seta rosso, con ricami applicati in oro e seta multicolore. Al centro è un clipeo d'oro raggiato, cingente il mezzo busto di Gesù Cristo, mentre nella cornice corre un'iscrizione in capitali latine nere. Vi sono poi applicati degli ornati angolari in filo d'oro, con un disegno triangolare ad arabeschi fitomorfi con tralci a ricciolo ed efflorescenze con corolla a campana e pIsitillo a grani. Il perimetro è ornato da un pizzo a reticella oro
Notizie storico critiche
Il velo è riferibile stilisticamente a una manifattura fiorentina dei primi decenni del XVII secolo; l'attribuzione è corroborata dalla figura a ricamo del Cristo che è ripresa da un modello di Alessandro Allori raffigurante Cristo e la Samaritana al pozzo noto in più versioni, di cui le più rilevanti: una ad affresco, oggi nell'Ospedale di Santa Maria Nuova e datato 1577; e una seconda per pala dell'altare di Sant'Antonino in Santa Maria Novella. Il velo conosce un compagno, come lui color cremisi, centrato dal volto alloriano di cristo e da un'iscrizione eucaristica (Inv.Opafi.2005_501)
Relazione iconografico religiosa
Il colore liturgico rosso è simbolico del fuoco della Carità, dello Spirito santo nella forma di fiamma (Pentecoste) e soprattutto della Passione di Cristo, del suo sangue e di quello dei santi martiri. Questo colore viene usato quindi nella domenica delle Palme, il Venerdì santo, a Pentecoste, e nelle celebrazioni dedicate alla Passione di Gesù e dei Martiri. Qui l riferimento è al sangue eucaristico versato nella specie del vino nel calice cui è destinato il velo. L'iscrizione, che riprende la Vulgata (Jn, 6, 33-35) fa riferimento al pane eucaristico e alla transustanzazione. Così pure il modello citato dell'Allori, dall'affresco raffigurante la Samaritana al Pozzo rimanda al mistero eucaristico, come cibo di vita eterna