Descrizione
Si tratta di un rilievo triangolare cuspidato su fondo incrostato a lamelle in maiolica azzurra. Vi è rappresentato un vescovo di profilo che indossa la mitra e rivolge lo sguardo ad un libro posto sul leggio. In questo modo si vuol rappresentare il vescovo che legge la formula di consacrazione del nuovo sacerdote.
Notizie storico critiche
Il rilievo fa parte di una serie di sette formelle romboidali che rappresentano i Sacramenti e si trovavano nel lato nord del campanile prospiciente il prospetto laterale della Cattedrale. In questa venticinquesima formella romboidale viene rappresentato l'ordine e il sacerdozio. Questo rilievo era collocato sopra la lunetta che sormontava l’antica porta del Campanile sul lato nord; con scelta realistica i Sacramenti non sono rappresentati in modo allegorico, bensì attraverso la concreta vicenda della loro amministrazione, mentre l’aspetto simbolico è appena accennato in una piccola immagine situata nella parte bassa della losanga, mancante in questa formella. La giusta identificazione con i Sacramenti si trova nel Forster (1835). Il Von Schlosser, per primo, diede una precisa interpretazione dei rilievi notando in questo la figura di un vescovo che legge la formula di consacrazione. Nel loro complesso i "Pianeti" rappresenterebbero le forze elementari che con le forze spirituali (Arti liberali) raffigurate sulla facciata sud, guiderebbero il lavoro dell'uomo verso la meta della redenzione. Il Ghiberti, che erroneamente indicò nei Commentari queste formelle come le "Sette opere di misericordia" le riferì ad Andrea Pisano, così come il Vasari, lo Schmarsow le ritenne invece di un aiuto. Il Venturi assegnò i rilievi ad un artista pisano affine all'autore del tabernacolo nel camposanto di Pisa. La Becherucci, per prima, attribuì i "Sacramenti" ad Alberto Arnoldi, datandoli intorno al 1351, anno in cui l'artista secondo un documento del 1887 (Guasti) collaborava col Talenti al lavoro per le parti architettoniche del campanile. Tale attribuzione è stata genericamente accolta anche dalla critica successiva, a parte il riferimento a Maso di Banco da parte del Kreytenberg che è stato accolto anche nel catalogo del 2000.
Dal 1965 ca. i rilievi furono rimossi dal Campanile e sostituiti da calchi in gesso, restando in attesa di essere collocati nel Museo. L'allestimento Zangheri Palterer ha ricreato il contesto storico di provenienza del rilievo mostrandolo così come era in origine, ovvero sopra la lunetta della Madonna con Bambino che occupava la porta sul lato nord del Campanile.
Relazione iconografico religiosa
Il sacramento dell'Ordine è l'investitura degli Apostoli di Cristo ed è il dono dello Spirito Santo di esercitare la potestà sacra. Il ciclo dei Sacramenti rappresenterebbe secondo lo Schlosser "l'ordinamento cristiano del mondo raggiunto attraverso la grazia" di cui i Sacramenti sono i mezzi.