Descrizione
La scultura in marmo raffigura un uomo maturo, seduto con le braccia appoggiate sul grembo e la mano destra volta verso l’alto.
La veste è lunga e coperta da un mantello con cappuccio chiuso sotto il mento e sormontato dal cappello cardinalizio. I piedi spuntano da sotto le vesti, in aggetto.
Notizie storico critiche
Sappiamo da una lettera (AOSMF XIII I.69 aprile 1882) che l’incarico ufficiale per le statue dei quattro pilastri era dell’aprile del 1882 e che dovevano essere alte due metri e consegnate entro il febbraio 1883.
Per Eugenio IV venne scelto lo scultore Vincenzo Consani, per il Cardinale Valeriani Salvino Salvini, per il Vescovo Tinacci Ulisse Cambi; per il Sant’Antonino fu dato l’incarico a Sarrocchi che rinunciò quando dovette sostituire il maestro Giovanni Duprè nell’esecuzione della Vergine col Bambino.Non è dato sapere se Salvini rispettò i tempi, ma sicuramente la statua finita era al suo posto nel maggio del 1887 quando la facciata fu scoperta al pubblico.
Per Gli angeli dei sacramenti fu scelto Giovanni Magi; vi è un leggero scarto tra quanto immaginato dal Conti e quello che effettivamente è stato realizzato.
Infatti era stato ipotizzato che: sotto il Cardinale Salvini sarebbe stato l’angelo del Battesimo e Cresima, sotto il Vescovo Tinacci l’angelo della Penitenza e dell’Eucarestia, sotto Papa Eugenio IV l’angelo dell’Ordine sacro e dell’Estrema Unzione e sotto Sant’Antonino l’angelo del Matrimonio.
Per cause ad oggi sconosciute gli ordini furono invertiti e adesso troviamo: sotto il Cardinale Salvini l’angelo del Matrimonio, sotto il Vescovo Tinacci l’angelo dell’Ordine Sacro ed Estrema Unzione, sotto Papa Eugenio IV l’angelo della Penitenza ed Eucarestia e sotto l’Arcivescovo Sant’Antonino l’angelo del Battesimo e della Cresima.
Secondo Sisi questa statua "Deriva da Duprè forme chiare e ben evidenti per esprimere concetti di piana comprensione” (Sisi, 1996, p.97), in effetti Salvini fu molto influenzato da Duprè, che come lui era stato allievo di Bartolini, maestro dell’indirizzo veristico della fine del XIX sec.
Relazione iconografico religiosa
Il Cardinale Pietro Valeriani da Piperno, legato di Bonifacio VII depose, benedicendola, la prima pietra delle fondamenta della Cattedrale di Santa Maria del Fiore nel 1296 "Uomo di volontà forte e di dottrina è rappresentato nell’atto di predicare ai fiorentini la prosecuzione dell’opera” (Conti, 1887, p. 7)
Sul fianco del duomo c’è un’iscrizione che lo riguarda sulla quale possiamo leggere:
“Venit legatus Roma bonitate donatus
Qui lapidem fixit fundo et benedixit" (Conti, 1883, p. 91).