Descrizione
Nella parte inferiore dei quattro grandi pilastri della facciata si inseriscono quattro edicole all’interno delle quali sono presenti le statue rappresentanti (da sinistra): il Cardinale Valeriani, il Vescovo Tinacci, Papa Eugenio IV e l’Arcivescovo Sant’Antonino.
Sotto ogni statua sono presenti dei bassorilievi raffiguranti gli angeli dei sacramenti, rispettivamente: Matrimonio, Ordine Sacro ed Estrema Unzione, Penitenza ed Eucarestia e Battesimo e Cresima.
Notizie storico critiche
L’incarico ufficiale per le statue dei quattro pilastri è dell’aprile 1882 (AOSMF XIII I.69 aprile 1882) dovevano essere alte due metri e consegnate entro il febbraio 1883.
Per Eugenio IV venne scelto lo scultore Vincenzo Consani, per il Cardinale Valeriani Salvino Salvini, per il Vescovo Tinacci Ulisse Cambi; per il Sant’Antonino fu dato l’incarico a Sarrocchi che rinunciò quando dovette sostituire il maestro Giovanni Duprè nell’esecuzione della Vergine col Bambino.
Per Gli angeli dei sacramenti fu scelto Giovanni Magi; vi è un leggero scarto tra quanto immaginato dal Conti e quello che effettivamente è stato realizzato.
Infatti era stato ipotizzato che: sotto il Cardinale Salvini sarebbe stato l’angelo del Battesimo e Cresima, sotto il Vescovo Tinacci l’angelo della Penitenza e dell’Eucarestia, sotto Papa Eugenio IV l’angelo dell’Ordine sacro e dell’Estrema Unzione e sotto Sant’Antonino l’angelo del Matrimonio.
Per cause ad oggi sconosciute gli ordini furono invertiti e adesso troviamo: sotto il Cardinale Salvini l’angelo del Matrimonio, sotto il Vescovo Tinacci l’angelo dell’Ordine Sacro ed Estrema Unzione, sotto Papa Eugenio IV l’angelo della Penitenza ed Eucarestia e sotto l’Arcivescovo Sant’Antonino l’angelo del Battesimo e della Cresima.
Relazione iconografico religiosa
Quando Augusto Conti, incaricato da Emilio de Fabris, progettò l’intero programma iconografico della facciata dedicato alla Madonna, decise di inserire in queste edicole i quattro “Insigni prelati, che nei tempi molto importanti della Storia e, segnatamente, per la Fabbrica di questa cattedrale, la benedicevano” (Conti 1887, p. 7). Coloro cioè che nel tempo, dall'anno della posa della prima pietra, 1296, al termine dei lavori della lanterna, 1444, benedissero la costruzione della chiesa.
Con queste figure si vuole rappresentare la storia del Duomo e con essa quella della Chiesa Universale, "L'omaggio di Firenze a Dio e alla Vergine" (Conti, 1883, p. 91)
Gli angeli che chiudono in basso le edicole simboleggiano i sette sacramenti.