Descrizione
San Matteo è posto nell'ultima edicola a sinistra della Madonna in trono nella Galleria degli Apostoli. In posizione frontale, ha capelli e barba corti e ricciuti, indossa una tunica e un voluminoso mantello che si avvolge sul fronte e ricade sulla destra con volumetriche pieghe a connone. Il braccio destro è poggiato sul petto, con la mano distesa, mentre la sinistra sostiene sul fianco sinistro il libro chiuso del Vangelo.
Notizie storico critiche
Per le notizie storico-critiche concernenti la Galleria degli Apostoli nel suo insieme, di cui il San Matteo fa parte, si veda la relativa scheda OAI che riguarda l'intero complesso delle tredici statue che la compongono.
Augusto Passaglia, dopo una prima formazione a Lucca, si trasferisce a Firenze, dove fu allievo all'Accademia di Belle Arti di Giovanni Duprè, subendo anche l'influsso di Adriano Cecioni, che determina una sua discontinua adesione al verismo. Dal 1879 fu docente all'Accademia di Belle Arti di Firenze, ma il suo insegnamento si svolse per circa quaranta anni, fino al 1916, all'Istituto di Belle Arti di Firenze. Fu autore di successo, tanto da meritare una biografia, in vita, da parte del suo concittadino lucchese E. Del Carlo (1897); all'epoca Passaglia aveva realizzato tra le molte commissioni pubbliche la statua di Vittorio Emanuele II e quella di Francesco Carrara per Lucca.
Per la facciata del duomo di Firenze fu tra i primi scultori ad essere coinvolti nella decorazione plastica, realizzando ad altorilievo l' Ecce Homo, sulla cuspide della porta di sinistra, con i tre Angeli a bassorilievo recanti i simboli dela Passione. Queste opere, già in marmo, figurarono il 28 dicembre 1879, quando venne scoperta al pubblico la sezione di sinistra della facciata, fino all'imposta della cuspide di coronamento. In seguito fu affidato al Passaglia il colossale rilievo della Madonna in trono fra cherubini e serafini e la statua del San Matteo, il cui gesso gli fu affidato dal De Fabris nella primavera del 1882 (AOSMF XIII I.69 lettere datate a partire dal 20 aprile). L'impegno era di consegnare il modello entro il febbraio del 1883, in previsione del parziale scoprimento della facciata, completa delle sculture in gesso, che avvenne nel dicembre 1883 e a cui seguì l'esecuzione in marmo del San Matteo per l'ufficiale inaugurazione del 12 maggio 1887. Nel 1888, quando la facciata era conclusa da un anno, iniziò a realizzare, insieme ad Amos Cassioli, la porta maggiore e quella di sinistra, entrambe di bronzo, finite nel 1903.
Relazione iconografico religiosa
Per la relazione iconografico-religiosa della Galleria degli Apostoli nel suo insieme, si veda la relativa scheda OAI.
Matteo è fra gli Apostoli più rappresentati, per essere autore di uno dei quattro Vangeli. Esattore delle tasse, ovvero Pubblicano, abbandonò il suo mestiere per seguire Cristo, ed appunto a questa chiamata fa spesso riferimento l'iconografia del Santo. Più spesso è rappresentato con il libro del Vangelo, come appare nella statua del Passaglia.