Descrizione
Entro il tabernacolo del piloncino sinistro san Gregorio VII è rappresentato seduto con la cappa chiusa sotto il mento da una grande fibbia rettangolare.
Il capo è coperto dalla mitria papale; la mano destra è alzata mentre la sinistra tiene un pastorale in bronzo il cui colore verde rame ha sporcato la mano e parte della veste della statua.
Notizie storico critiche
Per la costruzione dell'intera facciata e per la sua decorazione fu fondata un'associazione, l'Associazione fiorentina per erigere la facciata del Duomo che istituì una raccolta fondi che promise a chi avesse donato più di 10.000 fiorini o a chi si fosse impegnato a "promuovere e nel favorire con ogni altro mezzo il grandioso lavoro" (AOSMF, XIII/1/69, Statue mosaici e stemmi) un posto d'onore nella porta centrale per il proprio stemma.
Importante ricordare come tutti gli artisti che lavorarono alla facciata si accontentarono di compensi molto bassi, a causa degli scarsi fondi di cui disponeva il Comitato per la Facciata. Ma l’onore di poter esibire una propria opera sulla facciata del Duomo di Firenze fu tale che molti autori chiesero un compenso che copriva spesso solo le spese del materiale.
La decorazione della facciata, in un forsennato tour de force fu conclusa nel 1887, termine ante quem di tutte le sculture, e fu svelata al pubblico il 12 maggio dello stesso anno, mentre per la porta bronzea bisognerà attendere il 1903.
Della scultura abbiamo poche notizie certe, sicuramente la sua esecuzione fu affidata a Fortunato Galli e probabilmente era già completata alla fine del 1883. (Campana, 1995, p. 342)
Relazione iconografico religiosa
Ildebrando Aldobrandeschi di Sovana, piccolo paesino del grossetano, visse nel XI sec. e diventò papa a furor di popolo nel 1073.
Viene ricordato per il suo impegno contro la compravendita delle cariche ecclesiastiche, nell’ottica della più articolata Riforma gregoriana, e per la lotta alle investiture contro Enrico IV, celebre l’episodio di Canossa di fronte alla Contessa Matilde.
Il Conti lo vuole accanto a Leone Magno perché: "[…] pure toscano Papa nel 1073 fu molto influente nella Curia anche prima, si unì dopo sei secoli con gli intendimenti di Leone Magno paladino della vera dottrina, combattè contro le eresie e fu confermatore del celibato ecclesiastico, condannò gli scandali e per questo è compagno di San Leone presso l’Arca dell’Alleanza. Egli accenna con la destra il cielo e regge con la sinistra il pastorale significando l’opposizione sua costante alla simonia. [...] La statua è sulla facciata dice ai legislatori ed ai governi di tutto il mondo: Governate i vostri stati, io Governo la mia Chiesa”. (Conti, 1887, p. 46)