Descrizione
Il portale maggiore è una struttura complessa formata da molti elementi: partendo dall’alto vediamo il grande bassorilievo del timpano, i due bassorilievi triangolari al lato, i due piloncini laterali sui quali troviamo due tabernacoli con le loro statue all’altezza del frontone, quattro edicoline all’altezza della lunetta contenenti anch'esse delle statue e due medaglioni all’altezza dalla porta. Ancora la porta maggiore è sormontata da una lunetta decorata a mosaico e negli sguanci sono presenti quattro medaglioni e, all’altezza della porta, due grandi statue nelle loro edicole.
All’interno del timpano spezzato vediamo il soggetto principale del grande bassorilievo, a cui si riferiscono tutte le altre figure, la Vergine in mandorla, cinta da angeli e serafini; ai suoi piedi poggia l’Arca del Vecchio Testamento.
Nel vertice del timpano, con le zampe appoggiate sulla testa dell’angelo che regge il cartiglio “Foedris Arca”, troviamo una colomba bronzea col ramoscello d’ulivo.
Ai lati della Madonna sulla sinistra si riconoscono tre priori, papa Callisto II, Cristoforo Colombo e Fra Giovanni di Perez Mendoza; a destra cinque priori, Santa Caterina e San Pio V Papa.
Nei triangoli laterali al frontone della porta principali i sette sacerdoti ebrei, i leviti con le trombe, si dividono in due gruppi, tre sulla sinistra e quattro sulla destra.
Alla stessa altezza dentro le edicole a sinistra San Gregorio VII e a destra Papa Leone Magno.
Sempre sui piloncini laterali ma più in basso troviamo da sinistra San Callisto I Papa, San Celestino I Papa, San Girolamo e San Bonaventura, sotto di loro i quattro medaglioni raffiguranti Mosè, David, Salomone e Isaia.
La lunetta della porta è decorata con un mosaico raffigurante Gesù in trono con la Vergine che prega e santi; sotto di questo, in bassorilievo è posto il mezzo busto di San Giovanni.
Nell’archivolto cinque mezze figure in bassorilievo da sinistra: San Filippo Neri, San Giovanni Gualberto, Sant’Andrea Corini (nella chiave di volta), Beato Ippolito Galantini e San Filippo Benizzi.
Nell'architrave sette stemmi, da sinistra:
S.A.R. il Principe EUGENIO DI SAVOIA CARIGNANO
S.E. Rev.ma Mons. Giovacchino LIMBERTI (arcivescovo Firenze 1857-1874)
Sua Maestà il Re VITTORIO EMANUELE II
Sua Santità il Sommo Pontefice PIO IX
S.A.I. e R. il Granduca di Toscana LEOPOLDO II
S. E. Rev.ma Mons. Eugenio CECCONI (arcivescovo Firenze 1874-1888)
Comm. Ubaldino PERUZZI
Negli sguanci laterali a sinistra in alto un medaglione raffigura San Romolo, a destra San Miniato; sotto di essi due grandi edicole contenenti a sinistra Santa Reparata e a destra San Zanobi.
La porta bronzea sviluppa il tema della Glorificazione della Vergine con l'Immacolata Concezione e l'Incoronazione della Vergine.
Notizie storico critiche
Per la costruzione dell'intera facciata e per la sua decorazione fu fondata un'associazione, l'Associazione fiorentina per erigere la facciata del Duomo che istituì una raccolta fondi che promise a chi avesse donato più di 10.000 fiorini o a chi si fosse impegnato a "promuovere e nel favorire con ogni altro mezzo il grandioso lavoro" (AOSMF, XIII/1/69, Statue mosaici e stemmi) un posto d'onore nella porta centrale per il proprio stemma.
Per questo motivo nell'architrave del portale centrale troviamo da sinistra gli stemmi di: S.A.R. il Principe EUGENIO DI SAVOIA CARIGNAN, S.E. Rev.ma Mons. Giovacchino LIMBERTI (arcivescovo Firenze 1857-1874), Sua Maestà il Re VITTORIO EMANUELE II, Sua Santità il Sommo Pontefice PIO IX, S.A.I. e R. il Granduca di Toscana LEOPOLDO II, S. E. Rev.ma Mons. Eugenio CECCONI (arcivescovo Firenze 1874-1888), Comm. Ubaldino PERUZZI.
Il grande bassorilievo con la Madonna in trono (appellata sin da subito "Madonna come Foedris Arca") così come i sette medaglioni con le mezze figure furono affidati ad Augusto Passaglia; Giovanni Giovannetti si occupò dei triangoli laterali con i leviti con le trombe mentre il San Leone fu opera di Raffaello Romanelli e il San Gregorio VII di Fortunato Galli.
Dante Sodini realizzò le quattro statue nei piloncini laterali, il mosaico fu a cura di Niccolò Barabino mentre delle due statue di Santa Reparata si occuparono rispettivamente Amalia Duprè e il padre, Giovanni Duprè, il quale scomparve prima di riuscire a trasportare su marmo il modello in gesso, compito che si assunse la figlia.
Da un documento d’archivio (AOSMF XIII I.69 2 febbraio 1883) sappiamo che i soggetti delle quattro statue da inserire nei piloncini laterali, di cui si occupò Dante Sodini, non erano ancora stati ben precisati nel febbraio 1883 ma che, a grandezza naturale dovevano essere naturale pronte entro giugno e ognuna sarebbe stata pagata 500 lire.
Importante ricordare come tutti gli artisti che lavorarono alla facciata si accontentarono di compensi molto bassi, a causa degli scarsi fondi di cui disponeva il Comitato per la Facciata. Ma l’onore di poter esibire una propria opera sulla facciata del Duomo di Firenze fu tale che molti autori chiesero un compenso che copriva spesso solo le spese del materiale.
La decorazione della facciata, in un forsennato tour de force fu conclusa nel 1887, termine ante quem di tutte le sculture, e fu svelata al pubblico il 12 maggio dello stesso anno, mentre per la porta bronzea bisognerà attendere il 1903.
Relazione iconografico religiosa
Protettrice della Cristianità, della patria e del popolo, la Madonna come Foedris Arca, circondata da grandi personalità di tutti i tempi che ricordano i grandi avvenimenti dell’era cristiana, è il fulcro del programma iconografico del portale centrale.
Tutti gli altri personaggi sono stati voluti dal Conti in quanto molto devoti a Lei:
Papa Callisto III, Cristoforo Colombo, Giovanni Perez di Marchena, Caterina da Siena, Giacobbe, Priori e gonfaloniere della repubblica fiorentina, Leviti che suonano la tromba, Papa Leone Magno, Papa Gregorio VII, Santo Callisto I, San Bonaventura, San Girolamo, San Celestino I, Mose’, David, Salomone, Isaia , San Giuseppe, Cristo benedicente, San Giovanni Battista, Sant’Anna, San Lorenzo, San Vittorio, Santa Maria Maddalena dei Pazzi, Santa Giuliana Falconieri, Sant'Andrea Corsini, Beato Ippolito Galantini, San Filippo Benzi, San Miniato, San Giovanni Gualberto, San Filippo Neri, San Romolo, San Zanobi, Santa Reparata, Papa Pio V.