Descrizione
Collocato nella seconda edicola a destra della Madonna, San Tommaso volge la testa verso la sua destra, mentre il corpo è orientato a sinistra. E' raffigurato come un personaggio di mezza età, con la fronte coronata da un ciuffo di capelli, ciocche arricciate ricadenti ai lati delle tempie e una barba a due punte. Indossa una veste, sulla quale è gettato un mantello che dalla vita risale a coprire la spalla sinistra per poi ricadere di lato con un panneggio che copre il braccio sinistro. Il braccio destro esce, all'altezza del gomito, dalla manica e la mano si intreccia sul fianco sinistro con la mano sinistra.
Notizie storico critiche
Per le notizie storico-critiche concernenti la Galleria degli Apostoli nel suo insieme, di cui il San Tommaso fa parte, si veda la relativa scheda OAI che esamina il complesso delle tredici statue che compongono la Galleria.
Di origine livornese, Giovanni Paganucci ha date di nascita e di morte non del tutto certe; è certo invece che nel 1873 insegnava all'Accademia di Belle Arti di Firenze e in quel decennio partecipava alle mostre di scultura periodicamente organizzate dall'Accademia. Fu tra i primi scultori ad essere incaricati per la facciata di Santa Maria del Fiore: quando venne scoperta al pubblico il 28 dicembre 1879 la sezione di sinistra della facciata, fino all'imposta della cuspide, già vi figuravano in marmo alcuni elementi scultorei, tra i quali gli Angeli che cantano gloria, ad alto rilievo, entro le formelle esagonali dello sguancio della porta, opera di Giovanni Paganucci (Campana 1995, p. 340 e nota 50). Di lì a poco venne affidato al Paganucci il San Tommaso per la Galleria degli Apostoli, commissionatogli nella primavera 1882 (Campana 1995, p. 341 e nota 57). Il gesso figurò, insieme agli altri, nel parziale scoprimento della facciata nel dicembre 1883, al quale seguì la realizzazione in marmo dei modelli. Quello del Paganucci, nel frattempo partito per l'insegnamento all'Accademia di Belle Arti di Montevideo, fu eseguito da Ferdinando Pucci (Campana 1995, p. 343 e nota 75).
Relazione iconografico religiosa
Per la relazione iconografico-religiosa riguardo la Galleria degli Apostoli nel suo insieme, si veda la relativa scheda OAI.
San Tommaso è figura di rilievo tra gli Apostoli, anche perché protagonista del famoso episodio narrato nel Vangelo di Giovanni (20, 24-29) a proposito della sua incredulità nella resurrezione di Cristo, che comparendo dopo la morte tra gli apsotoli invitò Tommaso a porre le dita nella ferita del suo costato per accertarsi della reale presenza del Salvatore. L'iconografia più diffusa di San Tommaso riguarda infatti questo episodio, mentre nelle sue raffigurazioni in veste di Apostolo manca per lo più di specifici attributi, come nel caso della statua del Paganucci, e di una tipologia fisionomica codificata, dato che lo troviamo rappresentato sia come figura giovanile che in età più matura, come in questo caso.