Descrizione
Placchetta circolare, applicata all'innesto del braccio sinistro della base, sul verso; in corrispondenza del Santo con barba che si trova sul recto. Vi è raffigurata Maria Vergine che riceve l'annuncio dell'Angelo; panneggiata, con aureola; genuflessa, all'aperto, su un prato, mentre sospende la lettura del libro aperto che si trova su un leggio; sullo sfondo sono un corso d'acqua e alberi.
Notizie storico critiche
Mackowsky (1902) attribuiva le placchette a Miliano di Domenico Dei. La critica recente (Bencini 1988 e 1998), seguendo Passavant (1983), la ritiene, unitamente alle altre collocate alla base dei bracci su cui stanno i Dolenti, opera di Betto di Francesco Betti. La documentazione storica della Croce è fondata sugli spogli dei libri contabili dell'Arte di Calimala, pervenutici nella trascrizione seicentesca di Carlo Strozzi: essi attestano che l'Arte di Calimala, finanziatrice dell'Opera di San Giovanni, ne affidò l'esecuzione nel febbraio 1457 agli orefici Antonio del Pollaiolo e Miliano di Domenico Dei per la parte inferiore, ovvero la base; e a Betto di Francesco Betti, orefice, per la parte superiore, cioè la croce. Il pagamento avvenne due anni dopo, nel 1459: “Costò in tutto fior. 3036,6.18.4, de' quali fior. 2006,3.13.7 hebbe Antonio di Jacopo del Pollaiuolo e fior. 1030.3.5 Betto di Francesco Betti orafo”.
Relazione iconografico religiosa
Il programma iconografico della Croce è incentrato sulla figura di San Giovanni Battista, precursore di Cristo e titolare della chiesa per la quale l'opera fu realizzata; e sulla morte in croce di Gesù Cristo, redentore dell'umanità attraverso il proprio sacrificio.